“Al culmine delle misure di lockdown a livello globale, quasi 1,5 miliardi di studenti sono stati colpiti dalla chiusura delle scuole. Ora le scuole di tutto il mondo stanno compiendo grandi sforzi per poter riaprire: l’UNICEF ricorda che circa 818 milioni di bambini nel mondo non hanno la possibilita’ di lavarsi le mani nelle loro scuole, il che li espone a rischio di COVID-19 e di altre malattie trasmissibili. Inoltre, almeno un terzo dei bambini nel mondo che vanno a scuola – 463 milioni di bambini in tutto il mondo – non hanno potuto accedere all’apprendimento a distanza quando le loro scuole sono state chiuse a causa del COVID-19”, ricorda il Presidente dell’UNICEF Italia Francesco Samengo. “Il rientro a scuola anche nel nostro paese sara’ particolarmente complesso perche’ vedra’ disposizioni sanitarie da rispettare, soluzioni organizzative inusuali e regole di distanziamento che ridefiniranno numerosi aspetti della vita scolastica- prosegue- a tutti gli studenti, agli insegnanti, ai collaboratori e ai dirigenti scolastici, ai familiari va il nostro piu’ sincero augurio per un sereno inizio di anno scolastico. Ci auguriamo che sia garantita un’attenzione particolare a bambini e adolescenti con disabilita’, minorenni fuori famiglia o appartenenti a gruppi piu’ vulnerabili. Non possiamo dimenticare che nel nostro paese vivono 1 milione e 100 mila bambine e bambini in poverta’ assoluta e, come si e’ visto nel lockdown, solo il 6,1% vive in famiglie dove e’ disponibile un computer per ogni componente”.
L’UNICEF Italia rilancia la Petizione “Sicuramente scuola. Per una scuola sicura, moderna e inclusiva” per chiedere al Governo di mettere al centro dell’agenda politica i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza definendo un piano di riapertura in sicurezza che garantisca un’istruzione inclusiva e di qualita’ oltre l’emergenza, con interventi personalizzati e attenti ai singoli bisogni degli studenti. I 5 punti della petizione UNICEF: 1. Nessuno escluso: progettare interventi a sostegno di bambini e ragazzi piu’ vulnerabili e dei territori maggiormente colpiti dalla poverta’ educativa prima e dopo l’emergenza. In previsione della riapertura delle scuole, oltre alla sicurezza sul piano sanitario, e’ necessaria una risposta coordinata per garantire a tutti i bambini – in particolare a quelli con disabilita’ o in condizione di grave disagio familiare – di recuperare gli apprendimenti perduti e di continuare il percorso di studi attraverso interventi personalizzati e attenti ai singoli bisogni. 2.Destinare finanziamenti significativi a lungo termine all’istruzione di qualita’, dal momento che in Italia la spesa pubblica per l’istruzione e’ tra le piu’ basse d’Europa. È necessario creare un piano di finanziamento a lungo termine, oltre quello straordinario per l’emergenza, mirato al raggiungimento di un’istruzione di qualita’ affinche’ le nuove generazioni siano preparate e in grado di generare crescita e sviluppo per il nostro paese. 3. Investire sui servizi formativi per l’infanzia (0-6) su tutto il territorio nazionale. È necessario rafforzare la presenza su tutto il territorio nazionale dei servizi educativi e scolastici di qualita’ per i bambini da 0 a 6 anni, favorendo la frequenza, in particolare, dei bambini che appartengono a famiglie in situazione di disagio e predisponendo inoltre una strategia diffusa di sostegno alla genitorialita’, trattandosi di un momento cosi’ delicato per lo sviluppo della persona. 4. Evitare discriminazioni nell’attuazione degli interventi previsti dalle Linee Guida per la riapertura attraverso un’attenta analisi e monitoraggio. 5. Attivare servizi di sostegno psicologico, alla ripresa delle attivita’ formative, per tutti i bambini e i ragazzi che ne hanno bisogno.
Foto: NurPhoto.com
Lascia un commento