“Parliamoci chiaro la faccenda non butta al bello ma al brutto, se non abbiamo interventi seri e ponderati per invertire la tendenza ci ritroveremo ad affrontare anche noi quello che sta succedendo in Francia, in Gran Bretagna, in Spagna e in Belgio perfino la Svizzera non e’ messa bene. Dobbiamo invertire questa tendenza altrimenti rischiamo di chiudere pezzi di Paese e di vedere purtroppo un bel po’ di morti”. E’ quanto afferma Massimo Galli, direttore reparto malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, intervenuto nel programma ‘Gli Inascoltabili’ in onda su Nsl Radio e Tv. “Con l’estate- afferma Galli- abbiamo rimescolato tutte le carte, da una situazione sensibilmente migliore rispetto a tanti paesi dove alcune regioni avevano zero contagi, siamo passati a situazioni critiche in alcune zone e alcune regioni dove la situazione era buona, come l’area di Roma e il Lazio. Certo adesso non e’ come a marzo e aprile, ma con questa estate brava nel senso negativo del termine, abbiamo disperso tutti vantaggi che avevamo conquistato con un doloroso lungo lock-down”. “Non serve a nessuno dire: abbiamo meno malati in rianimazione e sono meno gravi. Abbiamo questa situazione perche’ non c’e’ ancora una situazione peggiore di questa. Bisogna invertire la tendenza dei contagi per evitare che la situazione si aggravi nel tempo. Io credo che la stragrande maggioranza dei miei colleghi lo sappia e lo dica chiaramente. Poi c’e’ qualcuno che ritiene piu’ corretto andare raccontare un’altra storia sminuendone la portata rischiando di fare molto danno. La frase fa piu’ morti la crisi economica che il virus che dicono alcuni viene utilizzata strumentalmente e nell’immediato non mi pare possa corrispondere alla realta’ di un paese avanzato”.
“Vaccino approvato entro fine anno? Detto alla romana, approvazione de che? Ci sono almeno sette progetti piu’ avanzati rispetto agli altri- argomenta sempre Galli- Su uno su cui contavo molto, e’ arrivata una sospensione proprio ieri. Immagino che sara’ rapidamente superata dopo le opportune verifiche ma quando tu lavori su un vaccino i problemi, non dico quelli burocratici, sono dietro l’angolo. Prima i dati e poi le date. Vi siete resi conto che le borse oscillano a seconda delle notizie sui vaccini? Per alcuni leader mondiali, non brillantissimi a mio avviso, il dichiarare sui vaccini sottende evidenti interessi di tipo politico e elettorale. Quando ci sara’ un vaccino che avra’ passato il vaglio delle sperimentazioni scientifico dimostrandosi efficace e sicuro, ci sara’ poi l’iter complicato della distribuzione e somministrazione a livello mondiale e anche quella comportera’ dei problemi. Ma fino adesso abbiamo solo delle ipotesi di vaccino in sperimentazione sulle quali non possiamo dire niente di sicuro e definito. Stare seduti aspettando che arrivi e non fare quello che deve essere fatto per evitare che altra gente si ammali sarebbe un grave errore”.
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