Un nuovo “lockdown”, tanto piu’ se collocato a ridosso delle festivita’ natalizie, costerebbe al settore turistico della regione fino a 200 milioni di euro. La stima e’ della Coldiretti del Friuli Venezia Giulia che, davanti a una pandemia in forte ripresa, si appella ai cittadini a seguire le misure di precauzione sanitaria con ancora maggior rigore di quello che hanno usato finora. “Una ulteriore stretta metterebbe in ginocchio un sistema turistico made in Italy che si compone di 612mila imprese e rappresenta il 10% della produzione nazionale”, sottolinea in una nota il presidente della Coldiretti regionale, Michele Pavan, evidenziando come sinora la campagna non si e’ mai fermata ed e’ pronta ad adeguarsi alla situazione. Ma il “lockdown” va scongiurato anche per non colpire “ristoranti, trattorie, enoteche cui il comparto agricolo fa ovviamente riferimento in quanto vetrina delle eccellenze del territorio e della qualita’ dei nostri prodotti”. Eventualita’ che sarebbe la “mazzata finale” per imprese che hanno gia’ pagato tantissimo, spiega Pavan, ricordando che a livello locale “all’inizio dell’emergenza hanno sopportato disdette dal 40 al 60% dei pernottamenti, poi hanno visto sfumare le prenotazioni per le cerimonie e, ora che queste erano nuovamente possibili- conclude il presidente Coldiretti-, si ritrova con limiti di prenotazioni che impediscono qualsiasi ipotesi di recupero del fatturato perso”.
Coronavirus. Lockdown a Natale? Perdita 200mln
Un nuovo “lockdown”, tanto piu’ se collocato a ridosso delle festivita’ natalizie, costerebbe al settore turistico della regione fino a 200 milioni di euro. La stima e’ della Coldiretti del Friuli Venezia Giulia che, davanti a una pandemia in forte ripresa, si appella ai cittadini a seguire le misure di precauzione sanitaria con ancora maggior […]
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