Vitamina D, omega-3, lattoferrina, quercetina, vitamina C, zinco, melatonina e glutatione. E ancora: attivatori di sirtuine come la sinergia tra pterostilbene, politadina e onochiolo. Queste sono alcune delle molecole “naturali” che potrebbero contribuire a proteggerci dal virus Sars-Cov-2 e dallo sviluppo di forme gravi di Covid-19. Almeno secondo un’ampia rassegna di studi sull’argomento, condotta da David Della Morte Canosci, professore di Neurologia all’Universita’ di Miami, di Medicina Interna all’Universita’ Tor Vergata di Roma e all’Universita’ San Raffaele di Roma. Lo studio, sostenuto da Sirt500, e’ stato pubblicato sulla rivista International Journal of Molecular Science. “Abbiamo deciso di indagare sui possibili effetti antivirali e metabolici di questi composti al fine di proporre una loro combinazione per potenziali applicazioni nella prevenzione e nel trattamento di Covid-19- spiega Della Morte Canosci- Questi composti potrebbero essere molto utili per i soggetti che hanno risposte immunitarie alterate, come ad esempio le persone con diabete mellito, che sappiamo essere piu’ a rischio di complicanze”, aggiunge. Gli scienziati hanno mostrato che la giusta combinazione di queste molecole naturali potrebbe contribuire sia alla prevenzione de contagio che alla mitigazione degli effetti dell’infezione. “Dalla nostra analisi integrata, valutando i numerosi studi pubblicati, e’ emersa la forza della vitamina D e degli omega-3 nel contrastare il processo infiammatorio scatenato dall’infezione, riducendo quella tempesta citochinica tipica del Covid-19”, spiega Della Morte Canosci. “Gli attivatori di sirtuine, come pterostilbene, polidatina e onochiolo, invece sembrano avere un’azione antivirale molto potente: attraverso una diretta regolazione dei recettori ACE2, la porta d’accesso di Sars-CoV-2 nella cellula, inibiscono la replicazione del virus”, aggiunge. Non solo.
“Questi composti, attraverso l’attivazione delle sirtuine, oltre ad antagonizzare l’azione del virus sui recettori ACE2, hanno un forte potere antiossidante, antinfiammatorio ed anticoagulante. Questo consentirebbe di ridurre le probabilita’ che l’infezione Covid-19 causi quell’azione patogena multisistemica come la formazione letale di microemboli”, aggiunge. Mentre zinco, vitamina C e melatonina sarebbero in grado di rinforzare il sistema immunitario. “Questo e’ molto importante soprattutto per i pazienti immunodepressi o affetti da malattie croniche”, sottolinea lo scienziato. Quella proposta da Della Morte Canosci e il suo team di ricerca e’ una nuova via, da percorrere senza rischi in attesa della vaccinazione o dello sviluppo di una cura efficace. Sono due le modalita’ attraverso le quali si puo’ fare il “pieno” di queste molecole antiCovid. “La prima fonte e’ certamente un adeguato regime dietetico- dice Della Morte Canosci- ed e’ per questo che stiamo sviluppando insieme allo chef tristellato Heinz Beck, una linea di food unica nel suo genere, realizzata appositamente per Palazzo Fiuggi. Ma si puo’ valutare con il proprio medico anche l’opportunita’ di integrare con appositi supplementi. In commercio ci sono varie proposte, ma e’ bene fare la scelta giusta a seconda del proprio fabbisogno”. Ora i ricercatori si stanno concentrando sullo studio di una combinazione “perfetta” di integratori e sostanze nutritive. “Stiamo lavorando a un protocollo specifico che mira all’attivazione di specifiche molecole, le sirtuine, che sono proteine coinvolte nello stress ossidativo e nell’infiammazione attraverso differenti processi collegati all’invecchiamento e alle patologie croniche”, riferisce Della Morte Canosci. “In collaborazione con il prof. Camillo Ricordi, presso l’Universita’ di Miami, e in collaborazione con importanti istituti italiani di ricerca come Universita’ La Sapienza di Roma, Universita’ San Raffaele di Roma, Istituto Superiore di Sanita’, la nostra attenzione- prosegue- si e’ focalizzata sullo studio di selezionate sostanze protettive integrate in un composto brevettato A5+, in grado di stimolare la naturale produzione delle sirtuine, e grazie a questo meccanismo, di agire sia nella prevenzione delle malattie croniche tipiche dell’invecchiamento, sia nella protezione e prevenzione dell’azione multisistemica dei virus”.
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