Commercio. Vendite Online, per il 2022 previsione è del 220%

I trend dell’e-commerce per il 2022 prevedono una crescita del 220%. Questa la previzione della start-up Sharing Media Srl che con una ricerca ha identificato le macro tendenze che caratterizzeranno il nuovo anno. E che prevede portino a introdurre nuove formule e nuovi strumenti per un’esposizione mediatica per la ripartenza delle aziende colpite dalla crisi […]

I trend dell’e-commerce per il 2022 prevedono una crescita del 220%. Questa la previzione della start-up Sharing Media Srl che con una ricerca ha identificato le macro tendenze che caratterizzeranno il nuovo anno. E che prevede portino a introdurre nuove formule e nuovi strumenti per un’esposizione mediatica per la ripartenza delle aziende colpite dalla crisi pandemica. Ma quali sono le nuove macro tendenze? “Nel 2022 l’e-commerce si appresta ad essere ancora più presente nella quotidianità degli italiani. La pandemia ha infatti consentito al commercio elettronico di conquistare uno spazio di rilievo anche tra chi era meno incline agli acquisti online”, si spiega da Sharing-Media.com. Le previsioni indicano per il 2022 un trend di vendite online raddoppiato (+90%) rispetto all’anno precedente. Con un’accelerazione maggiore per la spesa online di prodotti di largo consumo che si triplicherà (+220%), dopo un incremento del +37,5% negli ultimi tre mesi del 2021 e dopo un 2020 in cui la spesa online degli italiani in questa categoria aveva sfiorato i 3 miliardi di euro (+84% rispetto al 2019). “La pandemia ha rappresentato un Big Bang per l’e-commerce made in Italy. Da un giorno all’altro le vendite sono esplose e nulla tornerà più come prima”, commenta Viola Lala, amministratrice unica di Sharing Media. Altro trend preso in considerazione dall’azienda è quello esperienziale, legato all’opportunità -attraverso i canali digitali- di ottimizzare il dialogo con i clienti. Ed a questo si collega anche la tendenza delle aziende ad agire e a schierarsi in maniera su temi quali ambiente, energia e sostenibilità.

Dal punto di vista delle aziende la tendenza sarebbe poi di ricorrere maggiormente al Bonus Pubblicità, per abbassare i costi delle loro iniziative di marketing, purché si sfruttino testate iscritte in Tribunale oppure società iscritte al Roc, come specificamente richiesto dalla normativa di riferimento. Il 2022, infine, sarà l’Anno del Social Shopping. “Una tendenza già evidente nel 2021 che si rafforzerà ancora nel corso di quest’anno, che vedrà appunto prevalere l’utilizzo dei social media come concreto canale di vendita e non come una semplice vetrina promozionale”, concludono gli specialisti di Sharing-Media.

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