Dopo due anni di pandemia torna Vivicittà, la “corsa più grande del mondo” che quest’anno, con una tappa simbolica al confine ucraino, vuole essere anche “corsa per la pace”. La manifestazione sportiva organizzata dalla Uisp, giunta alla 37esima edizione, prenderà il via domenica 3 aprile alle 9.30 e vedrà coinvolte 30 città in Italia, ma anche 4 in Francia, una in Svizzera e una in Romania, a Suceava, al confine con l’Ucraina. I partecipanti potranno scegliere fra la corsa competitiva, con classifica unica compensata, da 10 chilometri, la passeggiata ludico motoria con un percorso di 5 chilometri o il Nordic Walking, ossia la passeggiata con le bacchette da trekking, non competitivo sempre lungo un tracciato di 5 chilometri. Vicicittà è stata presentata in una conferenza stampa organizzata presso la sede nazionale dell’Ordine dei giornalisti alla presenza di Tiziano Pesce, presidente Uisp, di Guido D’Ubaldo, presidente dell’Ordine dei giornalisti del Lazio, e di Paola Spadari, segretaria Ordine dei giornalisti, di Silvia Salis, vicepresidente vicaria del Coni, e Andrea Vianello, direttore Rai Radio 1. “Dopo due anni torniamo a correre e a camminare nelle strade e nelle piazze di 30 città italiane da Cagliari a Gorizia, da Torino a Palermo. Questa edizione vuole essere quella della ripartenza, ma ovviamente con una grande attenzione a ciò che sta succedendo nella vicina Ucraina- ha dichiarato Pesce- Vivicittà torna a essere la corsa più grande del mondo, la corsa per la pace. Correremo, cammineremo e faremo tanti giochi per i ragazzi e ragazze ucraini accolti nei campi profughi di Suceava, in Romania”. Senza dimenticare che anche in questa edizione “si correrà in alcuni istituti penitenziari”, ha aggiunto il presidente.
A Roma ci sarà una ‘staffetta per la pace’ che dal centro sportivo Fulvio Bernardini di Pietralata arriverà fino al Campidoglio, passando per 7 punti della città come la sede dell’Unhcr, di Amnesty International, la chiesa di Santi Sergio e Bacco degli Ucraini. “Vivicittà è una lunga storia di tradizione e di valori. Il Coni c’è, siamo felici del nostro patrocinio- ha dichiarato Giovanni Malagò, presidente del Coni- e spero che nei prossimi anni questa collaborazione vada avanti e si implementi”. Alla conferenza stampa è intervenuta, da remoto, anche la sottosegretaria di Stato con delega allo Sport, Valentina Vezzali: “Oggi questa edizione assume un valore ancora più grande perché chiama tutti a essere solidali e a riflettere sul valore della pace in un momento in cui l’Europa è testimone di un conflitto. Lo sport è una grande famiglia e sta offrendo accoglienza ai profughi. Le federazioni sportive nazionali stanno ospitando atleti provenienti dall’Ucraina, la scuola sta offrendo un’opportunità a circa 9mila alunni. E proprio a scuola l’integrazione si sta realizzando attraverso musica e sport. Lo sport deve essere di tutti, per tutti, in ogni luogo del nostro Paese e voi, accomunando nella passione per lo sport atleti professionisti e dilettanti, incarnate a pieno lo spirito sportivo”.
Lascia un commento