“Il Primo maggio sia un coro mondiale per fermare le guerre nel mondo e avviare il disarmo nucleare. Su “Il Primo maggio sia un coro mondiale per fermare le guerre nel mondo e avviare il disarmo nucleare. Su queste basi si costruisce una sana società che fonda le sue radici sulla pace e sul lavoro, un diritto tutt’altro che garantito”. È quanto dichiara il segretario generale della confederazione Cnal, Salvatore Ronghi. “Purtroppo sulla prossima Festa dei Lavoratori incomberà l’angoscia del conflitto bellico in corso e delle morti di civili innocenti che esso sta provocando e che si aggiungono a quelle di altre terribili guerre nel mondo – sottolinea Ronghi -, di fronte a ciò il mondo del lavoro deve far sentire il proprio forte no alle guerre e sottolineare che il lavoro va creato nelle fabbriche della pace e non delle armi. Per questo – continua Ronghi – bisogna avviare una seria politica per il disarmo e costruire il lavoro per lo sviluppo, particolarmente in quei territori che, ancora oggi, soffrono la fame e la povertà, e per contrastare le nuove povertà dilaganti in Italia a seguito della perdita del potere di acquisto di salari, stipendi e pensioni”.
1 Maggio: all’insegna del No alle guerre, Si al lavoro
“Il Primo maggio sia un coro mondiale per fermare le guerre nel mondo e avviare il disarmo nucleare. Su “Il Primo maggio sia un coro mondiale per fermare le guerre nel mondo e avviare il disarmo nucleare. Su queste basi si costruisce una sana società che fonda le sue radici sulla pace e sul lavoro, […]
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