Uno studio condotto dalle ricercatrici Annunziata Romeo, Agata Benfante e Marialaura Di Tella del gruppo ‘ReMind the Body’ del Dipartimento di Psicologia, coordinato dal professor Lorys Castelli dell’Università di Torino, ha indagato i livelli di ansia, depressione e i sintomi da stress post-traumatico (Ptss), insieme all’impatto delle misure restrittive pandemiche sulle relazioni romantiche e l’adattamento di coppia, inteso come qualità e soddisfazione della relazione. La ricerca, condotta tra il 4 dicembre 2020 e il 10 gennaio 2021 e pubblicata sulla rivista scientifica internazionale Journal of Affective Disorders, ha coinvolto 410 partecipanti aventi una relazione romantica stabile. Secondo i risultati, i partecipanti che hanno dichiarato un impatto negativo della situazione pandemica sulla relazione di coppia riportavano peggiori esiti psicologici e difficoltà nella relazione stessa. Alla domanda “Ritiene che le misure contenitive introdotte per arginare l’emergenza Covid-19 e la nuova quotidianità che ne è derivata abbiano avuto un impatto sulla sua relazione sentimentale?”, il 32% dei partecipanti ha riferito un impatto negativo sulla relazione di coppia, mentre solo il 18.5% ha dichiarato un impatto positivo, la restante parte dei partecipanti nessuno impatto.
I partecipanti che dichiaravano un impatto negativo erano tendenzialmente più giovani, con problemi lavorativi, senza figli e con una minore durata della relazione rispetto agli altri partecipanti. Da un punto di vista psicologico, questo gruppo presenta maggiore ansia, depressione e Ptss. Quindi, secondo i risultati di questa ricerca, le persone che hanno risentito maggiormente delle conseguenze della pandemia da Covid-19 hanno mostrato una peggiore salute mentale e una scarsa qualità della relazione. Ad ogni modo, un evento stressante come quello della pandemia non dovrebbe essere considerato come unico fattore che influenza la qualità di una relazione e il benessere psicologico. I risultati dello studio si inseriscono all’interno di un filone di ricerca che garantisce una visione più complessa e multifattoriale del benessere di coppia e che prende in considerazione fattori individuali e ambientali preesistenti. Ad esempio, persone con un buon adattamento di coppia ed alti livelli di benessere psicologico saranno maggiormente in grado di fronteggiare eventi stressanti, come la pandemia da Covid-19. Allo stesso tempo giovani coppie che percepiscono la loro relazione come instabile potrebbero essere meno portati a fronteggiare alcune problematiche in modo adattivo. In conclusione, lo studio mette in luce quanto la salute mentale del singolo individuo sia influenzata dalla qualità della relazione di coppia e al contempo influenzi, a sua volta, la relazione romantica stessa. L’intreccio tra questi aspetti assume una valenza particolare a fronte di eventi traumatici di straordinaria portata come quella del Covid-19.
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