Cordoglio di tutto il sistema associativo CNA per la scomparsa, ieri sera all’Aquila, di Agostino Del Re, per anni direttore provinciale della confederazione artigiana del Capoluogo. A dar voce al dolore di tutta la CNA è il Segretario generale Sergio Silvestrini: “In tutte le mie numerose occasioni di contatto con Del Re – dice – ho sempre avuto modo di apprezzare la sua competenza e dedizione al lavoro, la sua professionalità, ma soprattutto l’infinito amore che lo legava alla sua gente e alle imprese del suo territorio. Non posso non ricordare i giorni terribili del terremoto del 2009, il suo essere sempre in prima fila per dare risposte immediate agli associati, la tenacia nel rimettere presto in piedi tutto il nostro sistema di servizi. Con lui se ne va un grande dirigente del nostro movimento”.
Il presidente della Cna dell’Aquila, Claudio Gregori aggiunge: “Ho avuto modo di apprezzare negli anni il ruolo esercitato da Agostino nella nostra crescita associativa. All’Aquila e nella provincia il suo radicamento e la sua credibilità ci hanno consentito in questi anni di crescere e rafforzarci. Negli anni è stato animatore di tanti eventi – cito tra i tanti “Mani che parlano”, “Call to the arts” – e nel suo nome proseguiremo con lo stesso impegno e la stessa voglia di fare”.
Ma è tutta la CNA Abruzzo a piangere oggi Agostino Del Re. Savino Saraceni, Presidente regionale, sottolinea “il grande impegno che ha profuso in tutti questi anni a favore del nostro sistema associativo. Con lui abbiamo perso un dirigente competente e appassionato, fortemente radicato nel suo territorio, apprezzato dal sistema politico-istituzionale e dal mondo dell’impresa tutta”. “Il mio intero percorso di dirigente della CNA Abruzzo – ricorda il Direttore regionale Graziano Di Costanzo – è stato segnato da un rapporto professionale, ma anche personale con Agostino. E’ stato espressione di una generazione che, all’Aquila come nel resto della regione, ha permesso alla nostra associazione di radicarsi e crescere, conquistando consensi e associati. E’ la perdita di un dirigente, ma anche di un amico”.
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