Tre metri di massa glaciale persi in poco più di due mesi e mezzo, l’equivalente di sei centimetri al giorno. È l’esito del monitoraggio effettuato dai guardiaparco del Parco nazionale del Gran Paradiso sul ghiacciaio del Grand Etrèt, a Valsavarenche, dal 26 maggio al 20 agosto. I rilievi sono stati possibili grazie alle cinque paline ablatometriche installate sul ghiacciaio: “A fine maggio- spiega l’ente Parco in una nota- l’accumulo di neve medio rilevato sul ghiacciaio era stato di soli 127 centimetri, valore più basso in assoluto dal 2000, lo stesso si è liquefatto in poche settimane ed è iniziata precocemente la fusione che ha intaccato già notevolmente la massa dello stesso”.
I cambiamenti climatici sono i principali imputati: “Con le alte temperature registrate nel corso dell’estate anche ad alta quota- si legge nella nota-, il nevato residuo di questo inverno è stato infatti insufficiente, ed è iniziata la fusione di quello che è il cuore del ghiacciaio, la massa glaciale”. Il monitoraggio sui ghiacciai da parte dei guardaparco riprenderà alla fine dell’estate con il calcolo del quantitativo di neve e di ghiaccio fusi al termine della stagione estiva, attività che si svolge nel mese di settembre. Oltre ai ghiacciai, anche la fauna del Parco ha risentito dell’ondata di caldo estiva, “con una risalita degli animali a quote sempre più alte, che ha comportato una diminuzione degli avvistamenti e una maggiore difficoltà di osservazione degli stessi durante il giorno”, conclude l’ente Parco.
Clima. In estate ghiacciaio Grand Etrèt ha perso 3 metri di massa
Tre metri di massa glaciale persi in poco più di due mesi e mezzo, l’equivalente di sei centimetri al giorno. È l’esito del monitoraggio effettuato dai guardiaparco del Parco nazionale del Gran Paradiso sul ghiacciaio del Grand Etrèt, a Valsavarenche, dal 26 maggio al 20 agosto. I rilievi sono stati possibili grazie alle cinque paline […]
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