Il caro bollette è l’incubo delle famgilie italiane: l’11,9% non può permettersi i costi per il riscaldamento della propria abitazione e ben 2,2 milioni si trovano in condizioni di povertà energetica, pari all’8% del totale. Questi alcuni dati contenuti nell’indagine effettuata da Ipsos per Banco dell’energia sulla percezione della povertà energetica nella popolazione italiana e presentati questa mattina nello spazio ‘Europa Experience David Sassoli’ di piazza Venezia a Roma. Per gli italiani “il problema più pressante” resta l’occupazione e lo stato dell’economia (43%), un dato sensibilmente più elevato per i residenti al Sud e sulle Isole, con il 57%. Attualmente, il 56% degli italiani si dichiara poco o per nulla soddisfatto della propria condizione economica, dato in crescita insieme alla preoccupazione per l’aumento dei prezzi (che tocca oltre 8 italiani su 10). Ma energia, gas e carburanti, oltre ai prodotti alimentari, sono le categorie di spesa su cui la quasi totalità degli italiani, oltre l’80%, ha registrato aumenti. L’aumento del costo dell’energia, legato anche al conflitto tra Russia e Ucraina, è considerato la principale causa dell’incremento dei prezzi degli altri beni e servizi. Quasi la metà degli intervistati (47%) si aspetta che gli italiani ridurranno i propri consumi energetici durante la stagione invernale. “Quello della povertà energetica- fanno sapere gli organizzatori- è un fenomeno drammatico, che colpisce tantissime famiglie, e che si è aggravato drammaticamente con la guerra in Ucraina”. Per discuterne, ad un anno dalla presentazione del Manifesto ‘Insieme per contrastare la povertà energetica’, si è tenuta oggi la plenaria dei firmatari durante la quale sono stati presentati nuovi dati Ipsos e OIPE e i nuovi progetti promossi da Banco dell’energia – l’ente filantropico nato per sostenere le famiglie che si trovano in una situazione di vulnerabilità economica e sociale con un focus sulla povertà energetica – tra i quali quelli avviati insieme ai partner Comunità di Sant’Egidio e Croce Rossa Italiana. Presente anche Edison che ha annunciato il suo ingresso nel CdA della Fondazione.
“Secondo l’OIPE, Osservatorio Italiano sulla Povertà Energetica, ‘l’11,9% dei nuclei familiari non può permettersi i costi per il riscaldamento della propria abitazione: sono 2,2 milioni le famiglie in condizioni di povertà energetica, l’8% delle famiglie italiane. Nel primo trimestre 2022 – con i rincari del gas naturale trasmessi ai prezzi all’ingrosso dell’elettricità – la Fondazione Utilitatis stima che il 13% delle famiglie italiane sia colpito dal fenomeno, per 3,5 milioni di cittadini in condizione di povertà energetica”. “Per reagire a questa situazione drammatica- prosegue la nota- Banco dell’energia ha lanciato nell’ultimo anno oltre 20 progetti su tutto il territorio nazionale, portati avanti grazie al supporto di enti e aziende partner. Due i nuovi progetti presentati in plenaria. In collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio, Banco dell’energia promuove un’iniziativa nella città di Roma contro l’aggravarsi di situazioni di povertà strutturale, destinata a famiglie alloggiate in strutture di cohousing e ‘condomini solidali’ con l’obiettivo di realizzare azioni di accompagnamento e sostegno economico, per l’efficientamento energetico, per un accesso all’energia inclusivo, e a favore dell’adozione di comportamenti orientati al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale. 100 i nuclei destinatari delle azioni di sostegno al reddito, attraverso il pagamento delle utenze, e di formazione all’uso consapevole dell’energia”. “Quella energetica è una nuova forma di povertà la cui causa è frutto del caro energia e dell’impennata dell’inflazione – ha detto la viceministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Maria Teresa Bellucci – Si tratta di un tema che ho già attenzionato nella passata legislatura attraverso un ordine del giorno al Dl Energia che è stato approvato dalla maggioranza Draghi nel mese di aprile”.
La povertà energetica- ha aggiunto Bellucci- è sempre più diffusa e riguarda circa 9 milioni di italiani, tra cui molti minori, i quali vivono in famiglie che, a causa del costo esorbitante dell’energia, non riescono a riscaldare adeguatamente la propria abitazione. Combattere la povertà energetica richiede interventi ad ampio spettro sia sulle bollette che in merito al contrasto del lavoro povero mediante il taglio del cuneo fiscale. La Legge di Bilancio che questo governo presenta alle Camere non trascura questi aspetti. Infatti, sono 20 i miliardi di euro sui 35 complessivi a essere dedicati a mitigare gli effetti su famiglie e imprese del caro energia, mentre 4 miliardi andranno ad affievolire la pressione del fisco sui redditi fino a 35 mila euro”. “I dati presentati da Ipsos e OIPE parlano chiaro: è necessario agire immediatamente per sostenere le persone più vulnerabili dal punto di vista economico e sociale- ha aggiunto Marco Patuano, presidente del Banco dell’energia e di A2A- Un obiettivo ambizioso e concreto per cui abbiamo già fatto dei passi importanti grazie in particolare al contributo di enti e società, come Comunità di Sant’Egidio e Croce Rossa Italiana, che hanno deciso di fare sistema e collaborare attivamente con il Banco dell’energia. E grazie alla partecipazione delle aziende che entreranno a far parte del board del Banco nella nuova governance della Fondazione. Abbiamo bisogno di lavorare tutti insieme per unire le forze e riuscire a ridurre la povertà energetica”.
“Sant’Egidio è convinta che la casa sia un punto nodale nei percorsi di autonomia e, per questo, realizza da anni servizi di inclusione sociale, anche attraverso i ‘condomini solidali’. Sono luoghi in cui tante persone in difficoltà trovano uno spazio sicuro da cui ripartire- ha commentato poi Stefano Carmenati, Ad della Comunità di Sant’Egidio- In un tempo segnato dalla guerra e dalla conseguente crisi economica, la Comunità di Sant’Egidio è impegnata su tutto il territorio nazionale per dare risposte concrete a chi è in difficoltà. Lavori precari, redditi spesso insufficienti per stare al passo con un’inflazione arrivata alle stelle, a cui va ad aggiungersi la stangata di bollette vertiginose. Per migliaia di famiglie italiane è diventato difficile garantire un pasto a pranzo e a cena. Lo dicono chiaramente i numeri. Attraverso la rete del Banco dell’energia potremo sostenere economicamente e con formazione al risparmio energetico tanti nuclei familiari e persone fragili”. ‘Accesso Consapevole e sosTenibile all’energia – ACT’ è invece il progetto nato dalla collaborazione con Croce Rossa Italiana con l’obiettivo di alleviare la povertà e la vulnerabilità sociale di persone e famiglie in difficoltà evitando l’aggravarsi di forme di povertà strutturale attraverso un intervento precoce, anche grazie ad azioni di sostegno economico per il pagamento delle bollette e a momenti di formazione. In particolare, saranno destinatari del progetto 420 nuclei che rischiano di non poter accedere a un paniere minimo di beni e servizi energetici, in 6 diverse città italiane, insieme a 60 Volontari CRI e alla comunità in generale. “Fornire risposte concrete alle troppe nuove povertà, aggravate dalle conseguenze socio-economiche della pandemia, è stata ed è una delle nostre grandi sfide- ha concluso in collegamento Francesco Rocca, presidente della Croce Rossa Italiana- Oggi, grazie a questo ambizioso progetto che coinvolge i nostri Comitati su tutto il territorio nazionale, potremo arrivare a tante persone in più, in un momento particolarmente delicato visti i rincari energetici. Inoltre, grazie ad una specifica formazione, i beneficiari dell’iniziativa potranno imparare buone pratiche per il risparmio consapevole. Una splendida sinergia con Banco dell’Energia che ci consentirà di essere, ancora di più, ‘Un’Italia che aiuta’”.
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