Filomena Gallo, avvocato e segretario generale dell’associazione Luca Coscioni, è intervenuta ai microfoni della trasmissione “Base Luna chiama Terra” condotta da Lorenzo Capezzuoli Ranchi in onda su Radio Cusano Campus.
Arrivati al quinto anniversario della legge sul biotestamento a che punto siamo? “Ci sono molte disposizioni anticipate di trattamento che sono state depositate – afferma Gallo – ma non sono tantissime, perché le persone non lo sanno, non c’è campagna informativa. È importante fare testamento biologico anche se si è in salute. Con il testamento biologico ogni persona può lasciare scritto quelle che sono le volontà dei trattamenti sanitari, sia per l’interruzione sia per la prosecuzione. La legge che entrò in vigore nel 2018 ha rafforzato il rapporto medico-paziente. Il paziente deve essere informato sulle proprie condizioni. Questa legge recepisce battaglie nei tribunali, condotte da Welby, da Englaro e arriva in parlamento grazie all’operato dell’associazione Luca Coscioni, in un momento particolare che è quello che vedeva coinvolto Cappato per il caso di Dj Fabo. La nostra volontà va rispettata e tramite il testamento biologico, che può essere depositato presso il comune di residenza, finisce in una banca dati nella quale i medici possono conoscere le volontà del paziente.”
Riguardo al fatto che solo 180500 persone hanno fatto la DAT e che i numeri siano bassi. “Abbiamo condotto un accesso agli atti generalizzato ma non tutti i comuni hanno risposto. Il problema è la mancanza di informazioni, molti non sanno di poter redigere le DAT. Abbiamo creato anche un numero bianco a cui le persone si rivolgono per avere informazioni. Ci sono domande e risposte anche sul sito dell’associazione Luca Coscioni. Molte volte le persone non sanno dove depositarlo. In questa settimana è possibile ricevere un consulto con un medico che potrà entrare nel dettaglio riguardo il rifiuto dei trattamenti. Il testamento biologico prevede anche la possibilità di continuare con le cure, al fine di garantire le nostre volontà. Un piccolo passo è stato fatto per redigere le DAT anche in Italia, bisogna far conoscere questa possibilità a tutti, anche a chi sta bene, affinché le nostre volontà siano rispettate.”
Riguardo alla promessa che non è stata mantenuta, ovvero che entro 60 giorni ci sarebbero dovute essere campagne informative sul sito del ministero. “La stessa legge prevede campagne informative da parte del ministero. Sono i privati che cercano di fare corretta informazione, in modo semplice, e poi ognuno è libero di fare le proprie scelte, è questo è il dato importante. Molto spesso riceviamo gente che ne vuole sapere di più per depositare il testamento in comune, c’è una legge e va applicata! I comuni non possono rifiutare di ricevere il testamento. È importante avere questa informazione per evitare la disapplicazione. Abbiamo anche fatto un video di una bambina che ha perso il proprio gatto e inizia a parlare col nonno. La bambina spiega al nonno che è importante decidere sul proprio fine vita, perché potrebbero esserci momenti di incapacità. Invito gli ascoltatori a vederlo”.
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