“La vitamina D è una molecola fondamentale per il buon funzionamento del metabolismo osseo, soprattutto negli anziani e in presenza di condizioni di fragilità ossea. Si stima che l’80% della popolazione in Italia presenti una carenza di vitamina D e, tuttavia, l’aderenza al trattamento è bassa, con circa il 20-30% dei pazienti che sospende la terapia precocemente, anche a causa di formulazioni che non agevolano la compliance”. Lo fa sapere in una nota Ibsa Farmaceutici in occasione della conferenza stampa dal titolo ‘Ipovitaminosi D, osteoporosi e fragilità ossea: disponibile una nuova vitamina D a supporto della cura del metabolismo osseo’ e che si è tenuta presso il Palazzo Giureconsulti a Milano. Nella stessa occasione l’azienda ha reso noto che “da oggi sono disponibili due nuove formulazioni di vitamina D: in film orodispersibile e in capsule molli. Sono forme di somministrazione innovative, pratiche da utilizzare e con una migliore palatabilità che possono migliorare l’aderenza terapeutica dei pazienti in trattamento cronico”.
FRAGILITA’ OSSEA E FRATTURE CORRELATE “La fragilità ossea e le fratture di fragilità sono essenzialmente la conseguenza di uno squilibrio del metabolismo osseo, che si presenta quando in presenza di livelli sierici di vitamina D insufficienti”, ha affermato Iacopo Chiodini, Presidente della Società Italiana dell’Osteoporosi, del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro (Siommms). “Il deficit di vitamina D- aggiunge Chiodini- in pazienti con osteoporosi si associa a un aumento del rischio di frattura e, viceversa, un’adeguata supplementazione con vitamina D nei soggetti carenti, insieme a un adeguato introito di calcio, riduce il rischio di frattura. Inoltre, livelli inadeguati di vitamina D ed un insufficiente apporto di calcio sono le cause principali di una mancata risposta della terapia per l’osteoporosi”.
I NUMERI DELL’OSTEOPOROSI “L’osteoporosi- precisa Ibsa Farmaceutici- è una malattia sistemica dell’apparato scheletrico che in Italia colpisce circa 5.000.000 di persone- di cui l’80% sono donne in post menopausa. Inoltre, si stimano ogni anno circa 500.000 fratture da fragilità ossea (dati 2021) e questi numeri sono destinati ad aumentare di circa il 20% da qui al 2030 per via dell’invecchiamento della popolazione, con un importante innalzamento anche dei costi sanitari. In termini di trattamento, oggi esistono farmaci capaci di riportare fino anche alla normalità un osso osteoporotico, ma se non vengono corretti i fattori di rischio, queste terapie sono destinate spesso a fallire. È sempre e comunque fondamentale cercare di prevenire la fragilità ossea e per questa ragione la vitamina D è molto importante”. “Un’appropriata terapia deve innanzitutto correggere i fattori di rischio modificabili, raccomandando maggiore attività fisica, corretta alimentazione, sospensione di alcol e fumo. Bisogna poi correggere l’eventuale deficit di calcio o vitamina D, la cui supplementazione rappresenta oggi uno dei capisaldi del trattamento dell’osteoporosi”, ha spiegato Claudio Cricelli, Presidente della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (SIMG).
LA NUOVA FORMULAZIONE “Il film orodispersibile- specifica l’azienda- in particolare è una nuova forma di dosaggio che si dissolve rapidamente in bocca senza acqua o deglutizione. Si presenta come un foglietto flessibile e ultrasottile della dimensione di un francobollo (50-150 micron di spessore) che, una volta a contatto con la saliva, si scioglie in poche decine di secondi, assicurando una concentrazione precisa ed uniforme dell’ingrediente attivo e una sua rapida biodisponibilità, facilitando al contempo l’assunzione in qualsiasi circostanza e in diverse condizioni”.
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