Di Agostino Di Bartolomei “non abbiamo saputo interpretare alcuni disagi”. In Alberto Mandolesi il dolore per la scomparsa dello storico capitano della Roma è ancora forte, nonostante siano passati quasi 30 anni. Voce universalmente riconosciuta della Roma degli ultimi 5 decenni, prima come radiocronista poi come commentatore, Mandolesi ha vissuto in prima persona gli Anni 80, le sfide tra le ‘Regine’ come venivano chiamate Roma e Juventus. E ha vissuto, soprattutto gli anni in giallorosso di Di Bartolomei, leader schivo, silenzioso ma di grande carisma che quella Roma ha guidato fino alla vittoria dello scudetto. “Ero suo amico”, ricorda Mandolesi con tanto orgoglio e un pizzico di malinconia. “Con la stessa spietata sincerità che ti propone la vita in tutte le cose, tu giocatore che sei stato famoso, finisci nell’oblio”. Quel giorno del suicidio di Di Bartolomei, Mandolesi non lo dimenticherà mai: “Ero in macchina, ero appena uscito da casa, era mattina. Mi chiamano dalla radio dove lavoravo per chiedermi un commento. E io rispondo: ‘Su cosa?’. ‘Ma come, non sai niente? Di Bartolomei si è suicidato”. Un dolore fortissimo per tutti i tifosi della Roma, compreso Mandolesi: “Non dobbiamo addossarci colpe che non abbiamo- spiega- Ero amico di Agostino, abbiamo capito alcuni disagi ma non abbiamo saputo interpretarli, non potevamo pensare che potesse arrivare a qualcosa del genere”.
Calcio. Roma, Mandolesi: “Morte Di Bartolomei un dolore fortissimo”
Di Agostino Di Bartolomei “non abbiamo saputo interpretare alcuni disagi”. In Alberto Mandolesi il dolore per la scomparsa dello storico capitano della Roma è ancora forte, nonostante siano passati quasi 30 anni. Voce universalmente riconosciuta della Roma degli ultimi 5 decenni, prima come radiocronista poi come commentatore, Mandolesi ha vissuto in prima persona gli Anni […]
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