Il maltempo sancisce la fine dell’estate che dal punto di vista climatologico ha fatto registrare una temperatura superiore di 1,04 gradi la media storica che la classifica tra le otto più calde dal 1800. E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati Isac Cnr in riferimento all’allerta meteo per temporali nel Lazio, Liguria, Lombardia, Sardegna, Toscana ed Umbria che sancisce l’arrivo dell’autunno con un calo delle temperature di 7-8 gradi entro il weekend proprio con il cambio di stagione con l’equinozio di autunno che cade quest’anno alle ore 8,49 di sabato 23 settembre. Il caldo record in Italia nell’estate 2023 è stato accompagnato da una media di oltre 22 eventi estremi al giorno lungo la Penisola, tra grandinate, trombe d’aria, bombe d’acqua, ondate di calore e tempeste di vento che hanno provocato danni secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati dell’European Severe Weather Database (Eswd). Siamo di fronte – sottolinea la Coldiretti – ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal caldo al maltempo con effetti devastanti.
Un’annata nera per l’agricoltura italiana con danni che, tra coltivazioni e infrastrutture, supereranno i 6 miliardi dello scorso anno a causa dei cambiamenti climatici con un taglio del 10% della produzione di grano, del 60% per le ciliegie e del 63% delle pere mentre il raccolto di miele è sceso del 70% rispetto allo scorso anno, secondo l’analisi Coldiretti e si registrano un calo anche per il pomodoro e per la vendemmia (-12%). A beneficiare delle condizioni climatiche anomale con il caldo intervallato dalla pioggia è stata la nascita dei funghi in Italia con un’esplosione di porcini e aumenti del “raccolto” fino al +20% rispetto all’anno scorso, secondo il monitoraggio di Coldiretti sull’inizio delle attività di ricerca che sostiene il turismo di settembre lungo la Penisola: A fronte di una stagione dei funghi positiva anche se con profonde differenze da zona a zona, nelle attività di ricerca e raccolta è però necessario – ricorda la Coldiretti – rispettare alcune semplici ma fondamentali regole di sicurezza per evitare problemi e incidenti. L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici, ma è anche il settore più impegnato per contrastarli – continua la Coldiretti – si tratta di una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla climatologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque. Servono – conclude la Coldiretti – investimenti ance grazie al PNRR per la manutenzione, risparmio, recupero e regimazione delle acque, un impegno per la diffusione di sistemi di irrigazione a basso consumo, ma anche ricerca e innovazione per lo sviluppo di coltivazioni resistenti.
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