“I tumori nascono da un accumulo di mutazioni e questo succede in modo particolare quando siamo sottoposti ad agenti cancerogeni. Gli ambienti contaminati, per loro definizione, stimolano un qualche errore che si può replicare all’interno del nostro patrimonio genetico e da qui, nel tempo, può insorgere il tumore”. Lo ha spiegato all’agenzia Dire la coordinatrice del progetto ‘One Healthon’ e ordinario di oncologia medica all’università Politecnica delle Marche, Rossana Berardi, a margine dell’evento dal titolo ‘One health day dal laboratorio all’ambiente: un approccio one health per la prevenzione delle malattie’, ospitato oggi presso la Sala della Regina, a Montecitorio. “È chiaro- ha proseguito l’oncologa- che sono importanti tre elementi fondamentali: la dose dell’agente cancerogeno al quale ci esponiamo, il tempo di esposizione, che deve essere mediamente lungo e, infine, la latenza, ovvero da quando inizia l’esposizione all’agente cancerogeno a quando si sviluppa un tumore, mediamente passano anni”. “In realtà- ha poi tenuto a precisare Berardi- da quando compare la prima cellula precancerosa, quindi non è ancora un tumore, a quando vediamo, di fatto, l’insorgenza del tumore, passano anni, ma anche decenni”. “Quindi- ha concluso- abbiamo del tempo per poter agire in una dinamica di prevenzione oltre che, ovviamente, di diagnosi precoce”.
Salute. L’oncologa: “In ambienti contaminati nascono tumori, stimolano errori nel DNA”
“I tumori nascono da un accumulo di mutazioni e questo succede in modo particolare quando siamo sottoposti ad agenti cancerogeni. Gli ambienti contaminati, per loro definizione, stimolano un qualche errore che si può replicare all’interno del nostro patrimonio genetico e da qui, nel tempo, può insorgere il tumore”. Lo ha spiegato all’agenzia Dire la coordinatrice […]
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