“Noi siamo assolutamente favorevoli alla scelta del nucleare, soprattutto quello di ultima generazione. Non abbiamo paura della scienza, che ci sta dicendo che i rischi sono sempre minori e che possono esserci anche scelte di autoproduzione a livello industriale e non più solo le grandi centrali come in passato”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, aprendo il convegno ‘Indipendenza energetica dal 2050. La parola alle imprese: come riuscirci’, presso la Sala della Regina della Camera dei deputati, insieme a rappresentanti del mondo dell’impresa ed esperti del settore energetico. Anche a livello ambientale, ha proseguito Tajani, “come dicono i miei ex colleghi della Commissione europea nel documento sulla tassonomia, il nucleare non è una fonte inquinante. E noi siamo ambientalisti, ma siamo per la terza via: non siamo né per il nuovo ambientalismo di Greta Thunberg e Timmermans né per il negazionismo di alcuni, ma per una scelta ambientalista pragmatica che tenga conto delle necessità sociali ed economiche del Paese, che dà lavoro a milioni di persone grazie all’economia reale”. A livello energetico, ha concluso il ministro, “la nostra visione deve essere complessiva, dobbiamo inserire tutta la questione energetica nell’azione politica e di governo con il contributo di chi ne sa, ecco perché oggi, come classe politica e dirigente, ascoltiamo gli esperti”.
Nucleare. Tajani: “Noi ambientalisti assolutamente a favore, lo dice la scienza”
“Noi siamo assolutamente favorevoli alla scelta del nucleare, soprattutto quello di ultima generazione. Non abbiamo paura della scienza, che ci sta dicendo che i rischi sono sempre minori e che possono esserci anche scelte di autoproduzione a livello industriale e non più solo le grandi centrali come in passato”. Lo ha detto il vicepremier e […]
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