La Direttrice generale dell’UNICEF, Catherine Russell, ha emesso un appello disperato di fronte alla drammatica situazione in Sudan, dove la guerra sta spingendo il paese verso una catastrofica carestia, con conseguenze devastanti soprattutto per i bambini. “La malnutrizione grave tra i più piccoli ha superato le peggiori previsioni, con focolai di malattie mortali come il colera, il morbillo e la malaria che si diffondono rapidamente. Tra i bambini sfollati, le morti legate alla malnutrizione sono in aumento, una situazione aggravata dalla mancanza di accesso a cure salvavita e nutrizione adeguata.
Una valutazione di Medici Senza Frontiere nel campo di Zamzam, nel Darfur settentrionale, ha rivelato livelli di malnutrizione e mortalità superiori ai limiti di emergenza, confermando il quadro desolante che l’UNICEF e i suoi partner hanno riscontrato in altre aree del paese. Nel Darfur occidentale, sono stati registrati 14 decessi di bambini a causa della malnutrizione nel solo mese di febbraio. Questi eventi si verificano prima dell’arrivo della stagione di magra, un periodo che porterà inevitabilmente a un ulteriore peggioramento della situazione nutrizionale.
Nel 2023, l’UNICEF ha assistito un numero record di bambini affetti da malnutrizione acuta grave (SAM), la forma più letale di malnutrizione, nelle aree accessibili. Tuttavia, nei luoghi meno raggiungibili, solo una frazione dei bambini ha ricevuto l’assistenza necessaria, molti dei quali erano già in condizioni critiche prima dell’inizio del conflitto ad aprile. Quasi tre quarti dei 3,7 milioni di bambini che necessitano di supporto nutrizionale urgente si trovano in località difficili da raggiungere, con la maggior parte dei casi concentrati in Darfur, Khartoum e Kordofan.
L’UNICEF sottolinea l’urgenza di agire ora per prevenire una catastrofe umanitaria. È fondamentale che le parti in conflitto consentano un accesso umanitario rapido e senza ostacoli, attraverso le linee di conflitto e i confini internazionali, per raggiungere i bambini e le famiglie in difficoltà. Inoltre, è vitale che le reti di telecomunicazione siano operative per facilitare l’identificazione e l’assistenza dei bambini a rischio.
Per fronteggiare questa emergenza, l’UNICEF ha un disperato bisogno di 240 milioni di dollari per la sua risposta di prevenzione della carestia. La comunità internazionale è chiamata a una massiccia mobilitazione di risorse entro la fine di marzo, per permettere ai partner umanitari di avere le forniture e le capacità necessarie sul campo in tempo utile”. Così in una nota la Direttrice generale dell’UNICEF Catherine Russell.
“Non possiamo aspettare che il mondo decida se è in corso una carestia in Sudan. I bambini hanno urgente bisogno di aiuto ora”, conclude Catherine Russell, sottolineando l’importanza di un intervento immediato per salvare vite innocenti e limitare le conseguenze di una delle più grandi crisi umanitarie del nostro tempo.
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