La plenaria del Parlamento dell’Unione Europea ha dato il via libera definitivo all’accordo raggiunto con il Consiglio UE sulla direttiva sulle “case green”.
Il provvedimento stabilisce nuove regole per le prestazioni energetiche nell’edilizia, con l’obiettivo di ridurre progressivamente le emissioni di gas serra e i consumi energetici nel settore entro il 2030 e di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Nonostante l’accordo tra le istituzioni comunitarie avesse portato a una versione più “leggera” del testo, i partiti italiani della maggioranza di governo, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega, hanno votato contro il provvedimento, approvato con 370 sì, 199 no e 46 astenuti.
La maggioranza di governo italiana ha scelto di votare “no” alla direttiva, nonostante più della metà dei membri del Partito Popolare Europeo (PPE) abbia seguito le indicazioni positive della Commissione Industria dell’Europarlamento. Tra i favorevoli alla direttiva c’era anche un altro italiano, l’altoatesino Herbert Dorfman (Svp). Al contrario, Renew si è diviso sull’argomento, con una parte minoritaria contraria al testo. Tra le delegazioni italiane a favore della direttiva hanno votato il Partito Democratico (Pd), il Movimento 5 Stelle (M5s), Alleanza Verdi-Sinistra e Italia Viva.
Subito dopo il voto, l’eurodeputato leghista Angelo Ciocca ha iniziato a disturbare rumorosamente la seduta usando un fischietto. Ciocca è stato allontanato dall’Aula su richiesta del presidente di seduta, che ha definito il suo comportamento “totalmente inaccettabile”.
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