Un’iniziativa pionieristica sta prendendo vita nelle aule scolastiche della Sicilia, dove la lingua dei segni italiana (LIS) diventa materia di studio per studenti di varie età. Finanziato dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia, il progetto mira a favorire l’integrazione e la comunicazione con le persone sorde, insegnando ai giovani studenti come presentarsi, condividere momenti quotidiani come l’ora della merenda, o persino esprimersi attraverso le canzoni in LIS.
Destinato a 24 classi di scuola primaria distribuite sull’isola, suddivise equamente tra gli Ambiti territoriali (con Enna e Caltanissetta che condividono lo stesso segmento), l’iniziativo si estende anche a due istituti superiori professionali con indirizzo sociosanitario: il Marconi-Mangano di Catania e l’Istituto Superiore di Riposto.
Questa sperimentazione in aula rappresenta un passo significativo verso la creazione di un ambiente educativo più inclusivo e sensibile alle esigenze della comunità sorda. Attraverso l’apprendimento e l’uso della LIS, gli studenti non solo acquisiscono una nuova competenza linguistica, ma imparano anche il valore dell’empatia e del rispetto per le diversità. Con l’obiettivo di superare le barriere comunicative, il progetto pone le basi per una società più inclusiva, in cui ogni individuo ha la possibilità di essere ascoltato e compreso.
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