L’osservazione di una attività anomala dei serpenti in occasione del terremoto dell’Aquila nell’aprile 2009 ha dato l’input per intraprendere la ricerca che da 12 anni vede impegnati Gianpaolo Montinaro, biologo, specializzato in erpetologia, il dottor Ernesto Filippi e il veterinario Pasqualino Piro nel monitoraggio dei serpenti nell’ambito della festa dei serpari di Cocullo, comune in provincia dell’Aquila. Si tratta di una festa sacro pagana in cui i serpenti sono catturati in natura dai serpari e portati in processione sulla statua di San Domenico (protettore dai morsi dei serpenti e dei cani con rabbia).
La festa si celebra da più di cinquecento anni il primo maggio quando, dopo la processione, i serpenti sono rilasciati in natura per essere catturati l’anno successivo. Dall’anno scorso al gruppo di ricerca dei colleghi Montinaro e Filippi si sono uniti, i professori Jairo Alfonso Mendoza Roldan e Domenico Otranto, parassitologi presso il Dipartimento di Medicina veterinaria dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, per studiare i parassiti tipici dei serpenti italiani e quelli potenzialmente trasmissibili all’uomo. “Lo studio, pubblicato su un’importante rivista che si occupa di malattie neglette dell’uomo, è stato occasione di entrare in un mondo magico, fatto di storie e narrazioni, in una dimensione sacro-profana dai contorni fiabeschi, nel piccolo borgo di Cocullo”. Così Mendoza Roldan, docente colombiano ormai italiano di adozione, esperto di medicina erpetologica e parassitologia che ha lavorato per otto anni nel più grande centro per la preparazione dei sieri antiofidici in Brasile (l’Istituto Butantan di San Paolo) ed è attualmente responsabile di un progetto di ricerca che riguardante una nuova Leishmania ritrovata in Italia nei gechi, nell’uomo e nel cane.
Tra qualche giorno, sulla base dell’esperienza fatta a Cocullo nel 2023, in collaborazione con Martin Wikelski, direttore del Dipartimento del Comportamento animale e la ricercatrice Uschi Müller del Max Planck Institute (Mpi) sarà avviato uno studio sulla sensibilità dei serpenti ai movimenti sismici nell’ambito del progetto mondiale Icarus (International cooperation for animal research using space). Il progetto si basa sull’osservazione dei movimenti e dei comportamenti di numerose specie animali in relazione ai disastri naturali, quali il terremoto. Jairo Mendoza sarà il responsabile dell’innesto di un piccolo trasmettitore in alcuni esemplari di cervone (Elaphe quatuorlineata) a Cocullo per permetterne il monitoraggio delle attività sismologiche, attraverso una tecnologia satellitare. Inoltre, continueranno le attività di monitoraggio della salute dei serpenti nel loro ambiente naturale.
Lascia un commento