Entrano a pieno regime le lauree professionalizzanti abilitanti istituite dalla legge numero 163 dell’8 novembre 2021. Le ultime novità sono state presentate ai dirigenti territoriali durante l’assise dell’83ª assemblea dei presidenti del Consiglio Nazionale dei periti industriali che si è tenuta a Roma lo scorso 9 e 10 maggio presso lo spazio Espositivo di Roma eventi. La legge 8 novembre 2021, n. 163, recante “Disposizioni in materia di titoli universitari abilitanti”, relativamente ai corsi di laurea ad orientamento professionale delle classi LP01 (Professioni tecniche per l’edilizia e il territorio), LP02 (Professioni tecniche agrarie, alimentari e forestali) e LP03 (Professioni tecniche industriali e dell’informazione) ha reso gli esami finali direttamente abilitanti all’esercizio della professione di Perito Industriale Laureato.
“Con il registro Elettronico Nazionale dei Tirocinanti del Cnpi – ha osservato Carlo Pilia, professore di Scienze Giuridiche all’Università degli Studi di Cagliari – entriamo nella fase di attuazione della riforma delle lauree professionalizzanti, che diventa il modello di riforma dell’accesso alla professione. Parliamo infatti di lauree professionalizzanti, ma vedremo che in realtà le lauree professionalizzanti delineano il nuovo sistema delle lauree abilitanti, quindi da questo punto di vista anche le altre lauree – comprese quelle dei periti industriali – sulla base delle norme, potranno diventare a breve abilitanti – ha aggiunto Pilia – Questo modello che oggi presentiamo, potrà diventare quindi un prototipo per tutti i titoli di studio universitari che danno accesso alla professione. I principi sono: uniformazione, cercando di creare degli standard per questi processi; semplificazione e incrementare il numero di laureati. Abbiamo il numero più bassi di laureati in tutta Europa. Dobbiamo riuscire a orientare gli studenti verso la nostra categoria”, ha concluso Pilia.
Il Presidente del Consiglio Nazionale dei Periti Industriali Giovanni Esposito: “La laurea professionalizzante sta diventando ormai una realtà, il Consiglio Nazionale si è dotato di un comitato tecnico-scientifico, perché ci viene chiesta la validazione dei percorsi di tirocinio: un atto istituzionale non da poco che ci viene chiesto dal mondo universitario. Saremo chiamati a collaborare con le Università per la valutazione di un tirocinante che proviene dagli ITS e vuole accedere alle lauree professionalizzanti. E poi abbiamo aggiunto la possibilità di innalzamento del titolo per i nostri iscritti. Il Consiglio Nazionale, con un sistema unico, andrebbe a valutare le competenze di chi vuole prendere una laurea professionalizzante”.
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