Amputazioni, lesioni al cervello e al midollo spinale, ustioni gravi: queste le principali ferite che hanno riportato 22.500 civili palestinesi in oltre 11 mesi dal lancio dell’operazione su larga scala dell’esercito israeliano sulla Striscia di Gaza, eventi che avranno “implicazioni che cambieranno per sempre la vita” di queste persone. A diffondere questa statistica è l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Secondo l’organismo Onu, a fare i conti con “conseguenze e/o terapie che dureranno per sempre” è quindi un quarto circa dei feriti complessivi, stimati dal ministero della Sanità di Gaza in quasi 100mila persone. Il report nel dettaglio riferisce che quasi 15mila persone hanno subito lesioni a uno o più arti, gli amputati ammontano a 4mila mentre chi ha subito ferite gravi a testa e spina dorsale sono 2mila. Altrettanti anche gli ustionati gravi. L’Oms inoltre valuta che i servizi medici, specialistici e di riabilitazione, non sono “minimamente sufficienti e attrezzati” a far fronte alle necessità di un numero così consistente di pazienti.
Gaza, Oms: 22.500 feriti con impatto su futuro loro vita
Amputazioni, lesioni al cervello e al midollo spinale, ustioni gravi: queste le principali ferite che hanno riportato 22.500 civili palestinesi in oltre 11 mesi dal lancio dell’operazione su larga scala dell’esercito israeliano sulla Striscia di Gaza, eventi che avranno “implicazioni che cambieranno per sempre la vita” di queste persone. A diffondere questa statistica è l’Organizzazione […]
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