“Il monito di Papa Francesco sulla tutela della vita umana dal concepimento alla morte naturale interpella direttamente la coscienza dei parlamentari che si dichiarano cristiani: siano coerenti coi valori che dicono di professare, valori umani e non solo religiosi, e si impegnino per respingere la ‘cultura dello scarto’ che fomenta iniziative legislative come il ddl Bazoli all’esame del Senato, che vorrebbe legalizzare il suicidio assistito. I politici cristiani dovrebbero tornare ad avere anche il coraggio di esprimersi pubblicamente contro l’aborto e la pretesa di trasformarlo in un ‘diritto’, addirittura ‘fondamentale’ come fatto in Francia e come si vorrebbe fare nell’Unione Europea”. Così Toni Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia onlus, sulle parole del Santo Padre rivolte al Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede, che ha affermato come sia “inaccettabile” parlare “di un cosiddetto diritto all’aborto” e che “tutta la vita va protetta, in ogni suo momento, dal concepimento alla morte naturale, perché nessun bambino è un errore o è colpevole di esistere, così come nessun anziano o malato può essere privato di speranza e scartato”.
Papa: l’appello Pro Vita ai politici cristiani su aborto ed eutanasia
“Il monito di Papa Francesco sulla tutela della vita umana dal concepimento alla morte naturale interpella direttamente la coscienza dei parlamentari che si dichiarano cristiani: siano coerenti coi valori che dicono di professare, valori umani e non solo religiosi, e si impegnino per respingere la ‘cultura dello scarto’ che fomenta iniziative legislative come il ddl […]
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