“Dovremmo partire a mio avviso dal fatto che l’antisemitismo è prima di tutto una violazione dei diritti umani, perciò tutti dovrebbero impegnarsi nel combatterlo oltre che nel condannarlo. Questo però non può accadere quando una parte accusa l’altra di essere antisemita, e purtroppo è proprio ciò che successo. Questa è stata l’accusa rivolta a Amnesty international e altre organizzazioni a noi vicine, tacciate ignobilmente di antisemitismo tramite il video comparso sul palazzo della FAO”. Lo ha dichiarato ai microfoni di Radio Cusano il portavoce di Amesty International Riccardo Noury intervenuto nel corso della trasmissione ‘5 Notizie’, condotta da Gianluca Fabi, in merito alle immagini che accusavano la sua organizzazione di antisemitismo per la vicinanza alle vittime di Gaza.
E ha proseguito “noi siamo stati accusati di ipocrisia perché un mese fa circa ci siamo permessi di pubblicare un rapporto che afferma, senza confronti storici, come la campagna condotta da Israele a Gaza sia a tutti gli effetti un genocidio. Ci è stato rimproverato il fatto di usare questo termine- spiega Noury- che secondo alcuni dovrebbe essere appannaggio esclusivo della Shoah”. In merito al perché Amnesty abbia usato proprio quel termine afferma “usare la parola genocidio, secondo la convenzione sul genocidio del 48′, non significa banalizzare lo sterminio degli ebrei come si è detto, piuttosto dire che quello che ciò che accade a Gaza è grave e tutti i Paesi, Israele incluso, dovrebbero prestare più attenzione alle disposizioni contro il genocidio. In altre occasioni simili non si è detto che il termine banalizzava la Shoah-continua-la parola genocidio è soggetta a molte interpretazioni perché purtroppo si ripete spesso. Il diritto internazionale ha già stabilito le casistiche per cui si deve usare questa parola, non c’è rischio di banalizzarla. Per chi ha subito un genocidio ci dev’essere il diritto che venga riconosciuto: non si può e non si deve stilare una classifica delle violazioni del diritto internazionale” .
Noury termina il suo intervento con una riflessione sulla giornata della Memoria: “la Shoah è e sarà sempre un fatto irripetibile nella storia a cui va portato rispetto ed è giusto che ci sia una giornata dedicata. Quello che dispiace è che una giornata che doveva essere di riflessione, sia diventata oggetto di uno scontro da stadio” ha concluso Riccardo Noury.
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