La situazione in Ucraina continua a evolversi rapidamente dopo 1.096 giorni di conflitto. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato la sua disponibilità a dimettersi se questo potrebbe accelerare l’adesione dell’Ucraina alla NATO. Nel frattempo, la Russia ha intensificato le ostilità lanciando il più significativo attacco con droni dall’inizio della guerra.
Nel corso di una conferenza stampa, Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, ha riaffermato il “sostegno incrollabile” dell’Unione Europea a Kiev, un sentimento condiviso dal presidente francese Emmanuel Macron e dal leader britannico Keir Starmer.
Contemporaneamente, la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha rilanciato la notizia di una petizione contro il presidente italiano Sergio Mattarella, firmata da 10.000 cittadini italiani, senza fornire ulteriori dettagli sul contenuto della petizione.
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha esortato a un dialogo diretto tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky, criticando al contempo l’azione di Macron e Starmer, che secondo lui non hanno contribuito a risolvere il conflitto.
Zelensky ha invocato un accordo tra Stati Uniti e Unione Europea che possa garantire all’Ucraina una pace giusta e duratura. Parallelamente, gli Stati Uniti hanno proposto all’ONU una risoluzione che richiede una “fine rapida” del conflitto, ma la proposta non menziona l’integrità territoriale dell’Ucraina.
Infine, Elon Musk ha smentito le voci secondo cui gli Stati Uniti avrebbero minacciato di interrompere il servizio Starlink in Ucraina se non venisse firmato un accordo sui minerali. Dall’Ucraina arrivano segnali di una ricerca attiva di alternative a Starlink, segnalando una crescente tensione sulle implicazioni tecnologiche del conflitto.
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