La Commissione europea ha dichiarato guerra alla “spazzatura” sul web: via tutti quei contenuti illeciti che incitano alla xenofobia e al razzismo, alla violenza e alla diffusione del terrorismo. E lo fa inoltrando alle piattaforme on line un pacchetto di principi e linee guida da seguire, per creare “un’autentica ed efficace Unione della sicurezza e un mercato unico digitale piu’ forte”. Alla Commmissione sta anche a cuore la fiducia dei cittadini nell’ambiente digitale, “che rappresenta un motore fondamentale di innovazione, crescita e occupazione”.
“Lo Stato di diritto si applica tanto online quanto offline. Non possiamo accettare un Far West digitale, dobbiamo agire”, il parere di Vera Jourová, Commissaria per la Giustizia, i consumatori e la parita’ di genere, che ha aggiunto: “il codice di condotta concordato con Facebook, Twitter, Google e Microsoft dimostra che un approccio basato sull’autoregolamentazione puo’ essere un buon esempio e dare risultati. Tuttavia, se le imprese del settore tecnologico non onoreranno i propri impegni, noi lo faremo”. D’altronde, “le piattaforme online impiegano piu’ di una settimana per rimuovere i contenuti illeciti in oltre il 28 per cento dei casi”, come ricorda Mariya Gabriel, Commissaria responsabile per l’Economia e la societa’ digitali.
Nella pratica, il codice di condotta esorta i colossi del web a collaborare piu’ strettamente con le autorita’ nazionali competenti, designando punti di contatto a cui ci si possa rivolgere rapidamente per rimuovere i contenuti illeciti. Inoltre, dovrebbero istituire meccanismi facilmente accessibili per consentire agli utenti di segnalare i contenuti illeciti e di investire in tecnologie di rilevazione automatica. Secondo punto urgente e’ la rimozione dei contenuti illeciti, che dovrebbe avvenire il piu’ rapidamente possibile, ed essere eventualmente soggetta a tempi specifici. Altrettanti meccanismo sono richiesti per prevenire il rischio di rimozione di contenuti leciti. Infine, la Commissione incoraggia vivamente l’ulteriore utilizzo e sviluppo di strumenti automatici per prevenire la ricomparsa di contenuti gia’ rimossi. Le misure proposte fanno seguito alle conclusioni del Consiglio europeo del giugno 2017, ribadite dai leader del G7 e del G20, e costituiscono un primo elemento del pacchetto antiterrorismo annunciato dal Presidente Juncker. Al momento sono gia’ stati adottati degli strumenti per rendere piu’ sicuro il web, come la direttiva sulla Lotta contro l’abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori e la pedopornografia, la direttiva sul Terrorismo, le proposte di riforma della Normativa Ue sul diritto d’autore e la direttiva sui Servizi di media audiovisivi, che rientrano anche nella strategia per il mercato unico digitale.
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