74° edizione della Fiera del Levante, Puglia concreta non solo poesia

Il presidente Vendola ha presentato ieri  la 74° edizione della Fiera del Levante, durante una conferenza stampa con i rappresentanti degli Enti fondatori presso il nuovo padiglione recentemente danneggiato da un incendio ma in fase di avanzata ricostruzione. Erano presenti infatti, oltre al presidente della Fiera Cosimo Lacirignola, anche il presidente della Provincia di Bari, Francesco Schittulli, il sindaco di Bari Michele Emiliano e il presidente della Camera di Commercio, Luigi Farace. Per la Regione ha parlato anche l’assessore alle Risorse Agroalimentari, Dario Stefàno. “Quattro anni fa – ha detto Vendola nel suo intervento – dovendo recuperare un ritardo di oltre un decennio, ci siamo posti il problema dei nuovi padiglioni. Altri enti fieristici avevano già affrontato il rinnovamento delle strutture, mentre la cittadella barese non risultava più adeguata alla moderna competizione che passa attraverso le vetrine dei business fieristici. Oggi, se un fuoco malevolo non ce lo avesse impedito, avremmo incontrato qui, in questi spazi, il presidente del Consiglio. E per questo ringraziamo le maestranze delle ditte che hanno fatto ogni sforzo per completare il padiglione anche dopo il rogo. Perché se qui avessimo vissuto solo una frazione delle vicissitudini che stanno vivendo a Milano per l’Expo 2015, o una frazione delle figuracce collezionate nell’allestimento della partecipazione all’Expo di Shangai, saremmo finiti nel mirino della stampa internazionale e saremmo stati crocifissi come il solito sud provinciale. I guai dell’Expo accadono a nord, a Milano, e qui invece si reagisce agli incendi ricostruendo in pochi mesi. La Fiera è al centro del dibattito nazionale, al Festival del Cinema di Venezia si parlava del cineporto, spazio “portuale” allestito qui per i transatlantici delle grandi produzioni cinematografiche da Hollywood a Bollywood. Qui sta sorgendo la Casa delle Musiche, grazie al progetto Puglia Sounds e presto avremo uno spazio concerti da 400 posti. Non evochiamo quindi la cultura e lo spettacolo come un contorno scenico, ma come una filiera produttiva”. “Certo – ha aggiunto – poi si porrà il problema di un ripensamento complessivo della cittadella fieristica, che ha bisogno di un centro congressi degno di una capitale del Mediterraneo quale è Bari, città che deve avere ambizioni alte e non meschine. Dalle nostre classi dirigenti unite nel far squadra deve arrivare la convinzione che il sud non sia solo raccontato come un buco nero: sappiamo vedere le ombre, ma abbiamo anche la capacità di raccontarne le luci”. “La Regione – ha concluso – si presenta con padiglioni istituzionali dedicati alla creatività, con la Puglia che promuove l’industria creativa: dalle produzioni della Apulia Film Commission ai 169 laboratori urbani, dai 421 progetti di Principi Attivi ai 700 progetti di bollenti spiriti, fino alle 12.900 borse di studio per i laureati e i dottorandi. E’ una Puglia concreta, non è solo poesia. In questa Puglia accoglieremo il Presidente del Consiglio con tutti gli onori: non trasformeremo l’inaugurazione della Fiera in un simulacro di inizio di campagna elettorale. Diremo che vogliamo uscire da trent’anni di afasia, frutto di complessi di colpa del sud e che saremo un sud capace di fare squadra”.