“L’Aquila è e rimane il capoluogo d’Abruzzo.
Mercoledì mattina, durante la conferenza stampa che si è tenuta a palazzo Silone con i massimi vertici del Pd, ho sostenuto che il Partito Democratico abruzzese non ha mai pensato di portare il capoluogo a Pescara, non ha mai pensato di discuterne, non ha mai pensato di sostenere alcuna proposta su questo tema. Per questa ragione e per il valore e l’importanza che, all’interno di un partito come il nostro, rivestono l’elemento del confronto e della condivisione, rimango basito dall’atteggiamento e dalla scelta di due dei nostri consigliere del Comune di Pescara di sostenere e votare l’ordine del giorno presentato da Forza Italia in merito, proprio, alla proposta di spostare il capoluogo di Regione in quella che sarà la Nuova Pescara. Noi siamo il Partito Democratico e, pertanto, chi ha deciso e scelto di intraprendere, con il proprio voto e in una sede istituzionale, una strada differente da quella più volte ribadita in questi giorni dovrà assumersi le proprie responsabilità”. Con queste parole il Segretario regionale Pd Marco Rapino interviene sulla votazione avvenuta ieri in consiglio comunale di Pescara dell’odg per Pescara capoluogo.
“Il centrodestra ha assunto l’iniziativa forte di presentarlo e votarlo compattamente, ma è ancora più sbagliato il gesto di chi ha prestato il fianco per battere la maggioranza che governa Pescara. Il tutto, senza aver mai cercato all’interno del partito un confronto sul tema. Quell’ordine del giorno, tra l’altro, non vale nulla sul piano concreto. Qui non si tratta di mancanza di rispetto delle opinioni altrui, ma di una questione di metodo e modi e quelli utilizzati nei giorni scorsi e ieri, da alcuni nostri esponenti, vanno fuori dai binari ben tracciati dal nostro essere un partito serio, un partito in cui si propone e si discute nelle sedi ritenute opportune, se c’è necessità e bisogno di farlo, un partito che si assume le responsabilità di ciò che viene democraticamente sottoposto al giudizio, indiscutibile, della sua comunità. Non siamo Forza Italia e non siamo Lorenzo Sospiri. Noi non abbiamo appoggiato l’attuale Sindaco Biondi per poi lasciarlo solo a dover spiegare ai suoi concittadini le ragioni per cui i suoi alleati abbiano messo in piedi una simile azione contro la sua città. Noi non creiamo scompiglio, a danno del futuro di città come Pescara, Spoltore e Montesilvano, affinché non venga realizzato il progetto della Nuova Pescara. Un progetto che, ricordo, ci hanno chiesto i cittadini a gran voce durante un referendum largamente partecipato. Noi non adottiamo simili strategie per il timore di non essere rieletti in un panorama completamente differente. Credo – conclude Marco Rapino – che ieri si sia buttata un’occasione importante per dimostrare la maturità politica che dovrebbe contraddistinguerci”.
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