L’attrice abruzzese Clarissa Leone, dopo la recente partecipazione alla Festa del Cinema di Roma, si fa portavoce di un messaggio importante in tema di violenza sulle donne in occasione del Roma Web Fest che si è svolto lo scorso weekend al Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo della capitale.
La quinta edizione del primo festival ufficiale dedicato alle web series internazionali, è finalizzato a far conoscere i talenti creativi che nascono dal web e alla premiazione di cortometraggi, spot, video e piccoli capolavori di registi indipendenti. Ma non solo, durante la kermesse sono state numerose le interviste radio e video che hanno avuto come oggetto principale un tema molto dibattuto in questi giorni, ovvero quello sugli abusi fisici e psicologici perpetrati a danno delle donne. L’attrice abruzzese ha sottolineato come la violenza contro le donne sia “un fenomeno di difficile quantificazione, perché spesso si sviluppa negli ambienti familiari, dove una donna dovrebbe sentirsi più al sicuro e dove invece spesso si trova ad affrontare in solitudine un problema lacerante”. Lo confermano anche i dati: secondo le elaborazioni Istat sui dati del Ministero dell’interno, nel 2016 sono state 149 le donne vittime di omicidi volontari in Italia, di cui circa 3 su 4 commessi in ambiente familiare: 59 donne uccise dal partner, 17 da un ex partner e altre 33 da un parente. Un documento della Commissione parlamentare di inchiesta istituita a gennaio fa notare inoltre che, dal 2011 al 2016, le regioni che registrano il più alto numero di violenze di genere sono Umbria, Calabria e Campania prendendo in considerazione il rapporto degli omicidi rispetto alle donne residenti. L’Abruzzo, in questa triste classifica, si posiziona al sesto posto con una percentuale di femminicidi pari al 5,9%.
“Urgono provvedimenti, è necessario che siano riviste le politiche sociali a sostegno delle attività delle istituzioni locali volte soprattutto alla prevenzione e alla salvaguardia dell’incolumità delle tante donne indifese – ha dichiarato Clarissa Leone – Ai femminicidi si aggiungono infatti violenze quotidiane che sfuggono ai dati ma che, se non fermate in tempo, rischiano di fare altre vittime: migliaia le donne molestate, perseguitate e aggredite”.
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