Gesù Bambino su un gommone, Gesù Bambino tra i bossoli dei proiettili. Sono queste le allegorie che, in vista del prossimo natale, hanno riletto la tradizione della natività in chiave moderna.
Il primo di questi presepi non convenzionali è quello di Castenaso, comune in provincia di Bologna, che ha sostituito la classica mangiatoia con un più attuale gommone. Fortemente voluto dal sindaco Stefano Sermenghi, questo presepe che richiama il dramma dei migranti nel Mediterraneo non sembra aver riscosso molto successo. Oltre alle scontate proteste di Lega e Fratelli d’Italia, che hanno accusato il sindaco di “fare demagogia”, a bocciare la rivisitazione del presepe è stato anche Monsignor Ernesto Vecchi, vescovo ausiliare emerito di Bologna: “Il nucleo centrale di un presepe prevede il bambino in fasce deposto in una mangiatoia, e dev’essere rispettato alla lettera”, spiega Monsignor Vecchi all’Avvenire.
Non ha invece suscitato polemiche la rivisitazione fatta dai Frati francescani del Sacro Convento di Assisi che hanno collocato il Bambinello su 444 bossoli di proiettile, perchè “tanti sono i cristiani uccisi in odio alla fede dal 2000: così i Frati di Assisi vogliono ricordare i sacerdoti, i religiosi e le religiose, gli operatori pastorali assassinati in odio alla fede che erano impegnati in condizioni precarie e di estrema povertà nelle periferie del mondo”.
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