“L’Italia si conferma ancora una volta un territorio particolarmente vulnerabile a tutti i georischi, in questo caso con un combinato del rischio sismico e vulcanico, evidenziando ancora una volta che non bisogna abbassare la guardia e perseguire una necessaria prevenzione anche attraverso pianificazioni a lungo termine”. È il commento di Francesco Peduto, presidente del Consiglio nazionale dei geologi, dopo la scossa di terremoto di magnitudo 4.9 che si e’ registrata alle ore 3.19 nella notte tra il 25 e il 26 dicembre con epicentro tra Viagrande e Trecastagni, in provincia di Catania. “Con spirito di servizio, come sempre, il Consiglio Nazionale dei Geologi e’ pronto a mettersi a disposizione e a dare supporto al Dipartimento Nazionale di Protezione civile, per quanto di competenza, per tutto cio’ che riguarda la verifica dell’agibilita’ del territorio e del costruito”, conclude il presidente del Cng.
Terremoto, geologi: “Italia vulnerabile”
“L’Italia si conferma ancora una volta un territorio particolarmente vulnerabile a tutti i georischi, in questo caso con un combinato del rischio sismico e vulcanico, evidenziando ancora una volta che non bisogna abbassare la guardia e perseguire una necessaria prevenzione anche attraverso pianificazioni a lungo termine”. È il commento di Francesco Peduto, presidente del Consiglio […]
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