Il Venezuela oggi sta vivendo una giornata carica di tensione, dopo che questa mattina l’autoproclamato presidente Juan Guaidò ha annunciato che l’esercito si era schierato dalla sua parte, dichiarando finito “il regime di Maduro”.
“Quale presidente incaricato e legittimo capo delle forze armate convoco tutti i militari a seguirci nelle nostre azioni”, ha annunciato Guaidò.
Immediata però la risposta di Maduro, che ha parlato di “golpe”, invitando tutti i venezuelani a scendere in campo per “difendere la rivoluzione bolivariana”.
Gli scontri nella capitale, intanto, aumentano di intensità.
Si contano decine di feriti dopo gli scontri in Venezuela. Lo riferiscono i media locali. Sarebbero almeno 35, e secondo altri report oltre 50. Tra questi un colonnello delle forze bolivariane, come annunciato dallo stesso governo.
Il premier Giuseppe Conte, si apprende da fonti di Palazzo Chigi, segue da vicino, e con la massima attenzione, gli sviluppi in Venezuela. Il governo italiano auspica una transizione politica pacifica e un’evoluzione democratica del Paese attraverso libere elezioni, come da volontà diffusamente manifestata dal popolo venezuelano. Il governo è inoltre particolarmente vicino alla vasta comunità di origine italiana presente in Venezuela, sottolineano le stesse fonti.
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