“Ringrazio il Presidente Sergio Mattarella che con grande sensibilità e attenzione ha scelto proprio L’Aquila e l’Abruzzo nel decennale del sisma, per l’inaugurazione del nuovo anno scolastico. Questa non vuole essere solo un’occasione celebrativa. Da questa cerimonia parte una nuova stagione, si apre una nuova speranza. L’ Aquila rappresenta un modello di ricostruzione per aver saputo reagire e alzare la testa dopo il terremoto. Purtroppo le scuole sono troppo indietro e, con la presenza del capo dello Stato, vogliamo riportare al centro dell’attenzione il cratere sismico per far capire a tutta l’Italia, al governo, al Parlamento e alle altre istituzioni che bisogna cambiare passo. C’è bisogno di strumenti più efficaci di quelli messi in campo fino ad oggi”. E’ il commento del Presidente della giunta regionale, Marco Marsilio che oggi ha accolto a L’Aquila, il capo dello Stato, Sergio Mattarella e il ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti, insieme al sindaco della città Pierluigi Biondi, al presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri ed altre autorità. Si è dato cosi l’avvio alle attività didattiche in una delle scuole simbolo del terremoto, la scuola primaria ‘Mariele Ventre’ con un collegamento su Rai uno nel corso del programma ‘Tutti a scuola’ con Flavio Insinna e Francesca Fialdini e tanti ospiti in cui i bambini delle scuole sono stati i protagonisti.
“Vogliamo sottolineare – ha aggiunto Marsilio – l’importanza dell’istruzione e della formazione per la crescita umana e culturale dei nostri giovani con ricadute importanti sull’intera comunità e per lo sviluppo del nostro territorio. La scuola, però, non deve risultare deficitaria nelle strutture. Sembra che il Presidente Conte voglia mantenere la delega alla ricostruzione per cui rinnoviamo una richiesta di impegno nel semplificare le norme perché non possiamo permetterci lungaggini burocratiche che bloccano il prosieguo. Molto resta ancora da fare.L’apertura del nuovo anno scolastico è un momento emozionante e intenso- ha proseguito Marsilio – perché trasmette quella fiducia nel futuro per chi ogni giorno si confronta con un’esperienza educativa e formativa. Ai ragazzi dico : vogliate guardare avanti, verso il futuro con fiducia. Studiate, studiate tanto perché la vita è dura e nessuno vi regala nulla. Impegnatevi per raggiungere i vostri obiettivi con forza e determinazione”.
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