La cosiddetta educazione a distanza “e’ stata gia’ sperimentata in alcuni centri ed e’ sicuramente una buona pratica. Tuttavia ritenere che possa esser messa a sistema in un momento emergenziale come questo direi che e’ ‘fantadidattica’”. Cosi’ all’agenzia Dire la segretaria generale della Cisl Scuola, Maddalena Gissi, a proposito delle lezioni a distanza ipotizzate dalla ministra dell’istruzione, Lucia Azzolina, come rimedio alla chiusura delle scuole per l’emergenza coronavirus. “Partire da queste esperienze di eccellenza- ha aggiunto la sindacalista- e pensare che in 15-20 giorni si possano creare le infrastrutture necessarie per dare una copertura in piu’ regioni se non in tutto il Paese e’ un’ipotesi irrealistica. L’Italia come noto e’ divisa in 4 parti, non tutte le aree sono servite dalla linea allo stesso modo. Secondo indagini piu’ o meno recenti circa il 15% degli studenti inoltre non e’ nemmeno dotato di una connessione internet in casa, eccezion fatta per gli smartphone, non adatti comunque a questo scopo”. Secondo Gissi, quindi, si tratta sicuramente di un’ipotesi interessante ma non pensabile in un momento emergenziale come quello attuale”. Non solo, sarebbe auspicabile anche da parte delle istituzioni, “non enfatizzare questa possibilita’ perche’ le famiglie poi potrebbero pretenderne un utilizzo immediato”.
Coronavirus. Cisl: “Lezioni a distanza per scuole chiuse? Fantadidattica”
La cosiddetta educazione a distanza “e’ stata gia’ sperimentata in alcuni centri ed e’ sicuramente una buona pratica. Tuttavia ritenere che possa esser messa a sistema in un momento emergenziale come questo direi che e’ ‘fantadidattica’”. Cosi’ all’agenzia Dire la segretaria generale della Cisl Scuola, Maddalena Gissi, a proposito delle lezioni a distanza ipotizzate dalla […]
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