“Il virus, anche se per focolai di importazione, ma questo e’ solo un dettaglio, continua a circolare. Per questo le accortezze vanno mantenute, quindi bisogna evitare comportamenti imprudenti. Non c’e’ bisogno di essere eccessivamente allarmisti, ma l’imprudenza e’ pericolosa perche’ nuovi focolai potrebbero di nuovo determinare situazioni di nuova emergenza”. Lo ha detto il vicepresidente dell’Ordine dei Medici Roma, Pier Luigi Bartoletti, intervistato dall’agenzia di stampa Dire.
Gli occhi ora sono puntati anche sui giovani e sulla movida. Ma come si fa a spiegare ai piu’ giovani che il virus non e’ ancora sparito? “Senza calcare la mano e far generare ansie e timori che non servono- risponde Bartoletti- l’importante e’ far capire ai giovani che devono essere prudenti. Il Covid-19 cammina sulle gambe delle persone e se si assumono comportamenti prudenti il virus non si diffonde. In questo momento i giovani devono capire che non devono essere loro gli strumenti di diffusione. E d’altronde non viene richiesto loro chissa’ quale grosso sacrificio, ma semplicemente quello di evitare comportamenti imprudenti che potrebbero mettere a serio rischio i genitori e i nonni. Perche’ loro potrebbero cavarsela con un raffreddore, ma ad un familiare potrebbe andare un po’ peggio. Deve esserci un atto di altruismo”.
Ma lei e’ ottimista o pessimista sul futuro? “Noi non siamo ne’ ottimisti, ne’ pessimisti, ma realisti- risponde ancora Bartoletti all’agenzia Dire- La realta’ e’ che oggi nessuno al mondo conosce il futuro, ma vorremmo evitare un errore del passato, cioe’ quello di aver sottovalutato questo virus. E bisogna predisporre tutte le misure necessarie nel caso in cui si configuri il peggiore scenario possibile”.
Secondo il vicepresidente dell’Ordine dei Medici di Roma, sono quattro gli scenari possibili: “Il primo e’ che questo virus ha finito di circolare e sta esaurendo la sua diffusivita’; il secondo scenario e’ che questo virus sta circolando in maniera molto piu’ lenta e rimarra’ nei prossimi mesi; il terzo scenario e’ che questo virus avra’ un’evoluzione maggiore, senza pero’ determinare un numero di casi tali da dover intasare gli ospedali e le rianimazioni; il quarto scenario e’ che questo virus riparta, come fece la Spagnola tanti anni fa, e che da ottobre in poi determini un numero di casi molto alto. Noi ci stiamo muovendo sul quarto scenario, cioe’ sapendo che esistono questi quattro scenari e’ prudenziale organizzarsi e ragionare sul peggiore- conclude Bartoletti- in maniera tale che qualora ci fossimo sbagliati, di sicuro staremo meglio e non peggio”.
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