UE: catastrofi, finanziamenti tempestivi e piu’ cooperazione

Per far fronte alle catastrofi naturali, dagli incendi alle inondazioni, sempre piu’ numerose nell’Ue, servono finanziamenti mirati e piu’ tempestivi, una maggiore cooperazione tra gli Stati e azioni concrete sul fronte della prevenzione: queste le principali richieste avanzate dagli eurodeputati nella seduta plenaria in corso a Strasburgo. In sei anni, ha ricordato il parlamentare portoghese […]

Per far fronte alle catastrofi naturali, dagli incendi alle inondazioni, sempre piu’ numerose nell’Ue, servono finanziamenti mirati e piu’ tempestivi, una maggiore cooperazione tra gli Stati e azioni concrete sul fronte della prevenzione: queste le principali richieste avanzate dagli eurodeputati nella seduta plenaria in corso a Strasburgo. In sei anni, ha ricordato il parlamentare portoghese Joao Ferreira relatore sull’argomento, ci sono state 62 richieste di accesso ai finanziamenti del fondo Ue di solidarieta’, giunte da 21 Paesi europei. Ad avviso del parlamentare, e’ ora necessaria una revisione del sistema di finanziamento che consenta interventi piu’ tempestivi e tali da garantire azioni di prevenzione in quelle regioni piu’ esposte al rischio. Ferreira, sostenuto anche dagli interventi di altri parlamentari, ha quindi chiesto di rafforzare il sistema di coordinamento tra gli Stati e di preallarme. Necessario inoltre un osservatorio europeo sulla siccita’ e sulla desertificazione.

Per l’esecutivo Ue e’ intervenuto il commissario Michel Barnier il quale si e’ detto d’accordo sulla necessita’ di investire di piu’ sulla prevenzione ed ha ricordato che la Commissione sta lavorando ad una cartografia dei rischi e ad una mappatura europea. A breve, inoltre, sara’ pubblicato un libro verde sulla protezione della silvicoltura e sara’ creato un osservatorio sulla siccita’.

”Dopo il voto del Parlamento che costituisce un passo in avanti per affrontare il tema della prevenzione dei disastri ambientali – ha affermato l’eurodeputato italiano Giommaria Uggias – spetta ora agli Stati e alla Commissione intervenire prima che la natura o la mano dell’uomo mietano ulteriori vittime”.

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