‘Anche gli dèi amano gli scherzi’. Chissà se anche i concittadini di Platone la pensavano così. O domandiamoci se nell’affermare questa frase anche il grande filosofo greco fosse un amante del ridere e del prendersi un po’ meno seriamente. Quello che dovremmo fare un po’ tutti noi, soprattutto in questa giornata dedicata agli scherzi e alle bufale, entrate a far parte del gergo comune con il termine di ‘fake news’. È proprio così, perché oggi, primo aprile, si festeggia il ‘pesce d’aprile’, giorno in cui tutti gli scherzi sono leciti, sia nel farli che nel subirli. E allora, grandi e piccoli, aspettatevi quantomeno di ricevere proprio un pesce di carta sulla vostra schiena. Già, il pesce, animale che involontariamente è diventato il simbolo di questo giorno, il cui significato va ricercato, secondo alcuni, fin nell’antica Roma o nell’antico Egitto. L’ipotesi più probabile sembra, comunque, quella legata alla fine del 1500, più precisamente al 1582, anno in cui la Francia abbandonò il calendario Giuliano per abbracciare quello Gregoriano, secondo il quale il Capodanno cadeva tra il 25 marzo e il 1° aprile. Furono però numerose le persone che non capirono subito che l’inizio del nuovo anno era stato spostato al primo gennaio, continuando così a festeggiarlo e a scambiarsi regali proprio nei mesi primaverili. Per questo motivo furono prese in giro, subendo numerosi scherzi. Tra questi proprio quello di attaccare pesci di carta sulla schiena, burla che ha resistito fino ai nostri giorni e che vuole simboleggiare una persona facilmente ingannabile, una credulona, che viene presa all’amo senza difficoltà, abboccando allo scherzo e alla presa per il naso. L’espressione ‘pesce d’aprile’ assume, invece, un significato ben diverso per i pescatori. Si racconta che in passato, proprio nei mesi a cavallo tra marzo e aprile, questi tornassero a riva con un bottino di pesce davvero esiguo. Le reti quasi vuote provocavano l’ilarità degli altri abitanti, che li accusavano di non saper fare bene il proprio lavoro, li additavano come sciocchi e si facevano beffe di loro.
Il pesce d’aprile si festeggia in numerosi Paesi del mondo. In Italia la ricorrenza arrivò per la prima volta, a Genova, tra il 1860 ed il 1880. Nei Paesi anglossassoni viene utilizzata l’espressione ‘April fool’s day’, associando la caratteristica scherzosa di questa giornata alla parola ‘Fool’, il piccolo folletto che impazza nelle corti medievali. Il Portogallo dedica due giorni agli scherzi, la domenica e il lunedì prima della Quaresima. Giorni durante i quali è consentito svuotare interi pacchi di farina sulle teste dei propri amici e parenti. Anche la Scozia dedica al pesce d’aprile due giorni, il secondo dei quali ha però forse poco a che fare con il divertimento. Nel corso del ‘Taily Day’, il ‘giorno delle natiche’, gli scozzesi si rincorrono cercando di attaccare dietro alle spalle dello sciocco di turno, il cosiddetto ‘gawk’, un cartello con una scritta dal significato inequivocabile: ‘kick me’, ovvero ‘prendimi a calci’. E se anche in Francia, durante il ‘poisson d’avril’, si attaccano pesci di carta dai mille colori sulle schiene delle persone delle quali ci si vuole prendere gioco, il 1° aprile della Germania è il giorno dedicato all’Aprilscherz, ovvero lo ‘scherzo di aprile’. Si festeggia anche in Messico, dove la ricorrenza, ‘El dia de los Innocentes’, in memoria della strage degli innocenti compiuta da Erode, viene celebrata il 28 dicembre. In India si festeggia, invece, il 31 marzo. E voi? Cosa farete oggi per sorprendere i vostri amici, parenti, figli o partners con uno scherzo degno del pesce d’aprile? Forse potreste prendere spunto da alcuni tra i più riusciti. Andò certamente a segno quello del 1957, una vera e propria opera d’arte compiuta dalla Bbc. La televisione pubblica inglese fece credere al proprio pubblico che in Svizzera era stata piantata un’intera piantagione di alberi dai cui rami scendevano spaghetti.
Dieci anni dopo sempre il piccolo schermo diede vita ad un altro scherzo davvero geniale. La Sveriges Television, la tv nazionale svedese, spiego ai telespettatori come trasformare i propri televisori in bianco e nero in apparecchi a colori. Il trucco, spiegato da un esperto, era piuttosto semplice: bastava coprire la televisione con sottili calze di nylon. E se nel 1955 Monaco di Baviera diveniva, almeno per alcune ore, una delle città più ricche del mondo (su alcuni giornali tedeschi venne infatti riportata la notizia della scoperta di un giacimento petrolifero proprio nel suo sottosuolo), nel 1986 su un altro quotidiano, questa volta il francese Le Parisien, si leggeva che la Tour Eiffel, simbolo di Parigi e dell’intera Nazione, sarebbe stata spostata a Disneyland, mentre al suo posto sarebbe stato costruito uno stadio capace di contenere 35.000 spettatori e destinato ad ospitare i Giochi Olimpici del 1992. Anche l’Italia non è da meno e si assicura uno dei primi posti in questa speciale classifica degli scherzi passati alla storia. È il caso del quotidiano ‘La Notte’, che nel 1961 pubblicò una notizia piuttosto bizzarra: a Milano una legge avrebbe presto obbligato i proprietari di cavalli ad apporre una targa sui loro animali.
Dall’Europa agli Stati Uniti. “Benvenuti a Chicago”, una scritta normale, direte voi. Peccato che è quella che apparve il 1° aprile del 1992 ai passeggeri atterrati all’aeroporto di Los Angeles. Nel 1998, invece, Burger King annunciava la nascita di un panino che avrebbe rivoluzionato il settore dello street food e, certamente, dalle caratteristiche uniche al mondo: avrebbero potuto mangiarlo solo i mancini. Alla notizia abboccarono in molti, anche perché l’annuncio fu dato su una grande pagina pubblicitaria del quotidiano Usa Today. Anche il mondo di Internet non si è sottratto agli scherzi del pesce d’aprile: nel 2010 il motore di ricerca Google lanciò ‘Google translate for animals’, app che avrebbe consentito di tradurre il linguaggio degli animali. Non entra in questa lista, ma solo perché non fu compiuto il primo aprile, il magnifico scherzo messo in atto da Orson Welles. Il 30 ottobre del 1938, nel corso del programma ‘La guerra dei mondi’, il regista statunitense fece una vera e propria radiocronaca dell’arrivo dei marziani sulla terra, creando panico tra la popolazione che tempestò di chiamate i centralini di giornali e polizia. D’altronde, come diceva Platone, ‘anche gli Dei amano gli scherzi’. Ci domandiamo allora cosa possa aver architettato oggi Zeus per sorprendere sua moglie Era e tutte le altre divinità del monte Olimpo.
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