“Quest’anno la nostra preghiera per la pace è diventata un grido, perché è gravemente ferita, violata e calpestata. E questo in Europa, che nel secolo scorso ha vissuto le tragedie delle due guerre mondiali: siamo nella terza. Il momento che stiamo vivendo è particolarmente drammatico, per questo eleviamo la nostra preghiera a Dio, che sempre ascolta il grido angosciato dei suoi figli”. Lo ha detto papa Francesco intervenendo nel corso di “Il grido della Pace”, l’evento organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio al Colosseo. “Il grido della pace viene spesso zittito dalla retorica bellica, dall’indifferenza e tacitato dall’odio che cresce mentre ci si combatte ma l’invocazione della pace non puo essre soppressa- ha aggiunto il Papa- Questo grido silenzioso sale al cielo e merita che tutti, a partire dai governanti, si chinino ad ascoltarlo con serietà e rispetto”. Il rischio di un disastro nucleare non è peregrino: “Si sta verificando quello che si temeva e che non avremmo voluto ascoltare: l’uso delle armi atomiche- ha sottolineato il Papa- Che colpevolmente, dopo Hiroshima e Nagasaky, si è continuato a produrre e sperimentare e viene ora apertamente minacciato. In questo scenario oscuro, dove i disegni dei potenti della terra non danno affidamento alle giuste aspirazioni dei popoli, non muta il disegno di Dio, che è un progetto di pace e non di sventura”. Sua Santità ha invitato tutti a non lasciarsi “contagiare dalla logica perversa della guerra, non cadiamo nella trappola dell’odio per il nemico, disinneschiamo i conflitti con l’arma del dialogo” e ha ripetuto l’appello che nel 1962 Giovanni XXIII rivolse ai potenti della terra per scongiurare l’escalation nucleare con i missili russi puntati da Cuba sugli Stati Uniti. “Sessanta anni dopo queste parole sono di impressionante attualità, le faccio mie. Non siamo neutrali, ma schierati per la pace- ha aggiunto il Papa- Perciò invochiamo lo ius pacis, come diritto di tutti a comporre i conflitti senza violenza”.
Papa: “Siamo nella terza guerra mondiale, invochiamo lo ius pacis”
“Quest’anno la nostra preghiera per la pace è diventata un grido, perché è gravemente ferita, violata e calpestata. E questo in Europa, che nel secolo scorso ha vissuto le tragedie delle due guerre mondiali: siamo nella terza. Il momento che stiamo vivendo è particolarmente drammatico, per questo eleviamo la nostra preghiera a Dio, che sempre […]
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