Con 38 giornalisti uccisi in 12 mesi, il 2022 è stato l’anno più letale degli ultimi 20 per i cronisti dall’America Latina. Nel 95 per cento dei casi questi omicidi non hanno portato ad alcuna condanna. Dati e allarmi, questi, che giungono da alcune organizzazioni regionali in difesa dei diritti umani e della libertà di stampa. L’occasione per fare un bilancio degli attacchi ai media nella regione è stata una conferenza organizzata a Washington dall’Organizzazione degli Stati americani (Osa/Oea). Intervendo all’incontro la coordinatrice per la libertà di stampa della Comisión Interamericana de Derechos Humanos (Cidh) Paula Roko ha reso noto che i cronisti uccisi quest’anno sono stati 38 e che “l’escalation della violenza contro i giornalisti”, la peggiore degli ultimi 20 anni stando al dato sugli omicidi, “è una delle questioni più urgenti da affrontare a livello regionale”. Roko ha inoltre denunciato che i governanti della regione tendono a “stigmatizzare” l’operato dei professionisti dei media. Un altro degli aspetti che è emerso dall’incontro organizzato a Washington è stato quello dell’impunità di cui godono gli autori delle aggressioni ai danni dei giornalisti. “Il 95 per cento dei crimini contro la stampa che si sono verificati nel 2022 sono per adesso impuniti. Servono azioni concrete”, ha affermato Fabian Cardozo, presidente della Federación de Periodistas de América Latina y el Caribe (Fepalc). L’organismo riunisce 57mila professionisti del settore di 13 Paesi dell’America Latina e dei Caraibi. Secondo diverse organizzazioni internazionali concordanti, fra le quali il Comitato per la protezione dei giornalisti (Cpj), il Paese più pericoloso al mondo per i cronisti è il Messico. Quest’anno, con dati aggiornati a novembre, nel Paese sono stati uccisi 17 giornalisti.
Giornalismo. 2022 anno nero in America Latina, uccisi 38 cronisti
Con 38 giornalisti uccisi in 12 mesi, il 2022 è stato l’anno più letale degli ultimi 20 per i cronisti dall’America Latina. Nel 95 per cento dei casi questi omicidi non hanno portato ad alcuna condanna. Dati e allarmi, questi, che giungono da alcune organizzazioni regionali in difesa dei diritti umani e della libertà di […]
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