Una standing ovation ha accolto Vincenzo Mollica al Quirinale, dove questa mattina si è svolta la cerimonia di presentazione delle candidature per la 69esima edizione dei David di Donatello. Al giornalista, scrittore, autore e conduttore televisivo e radiofonico, questa sera sarà assegnato il David Speciale.
Entrato nella redazione del Tg1 nel 1980, è stato inviato alle grandi kermesse cinematografiche internazionali e ha condotto trasmissioni di successo come ‘DoReCiakGulp’, ‘Prisma’ e ‘Taratatà’. E oggi, incalzato da Teresa Mannino, ha dato alcuni consigli a chi vuole fare il giornalista: “Dovete essere curiosi, ascoltare, metterci passione e non fare quello che spesso viene fatto, ovvero riempire di narcisismo le proprie domande”, ha detto Mollica, che poi ha aggiunto: bisogna “ascoltare, capire e poi raccontare con passione quello che ha toccato il proprio cuore e magari ti ha fatto anche arrabbiare”. Non sono mancati alcuni simpatici aneddoti: “Quando sono entrato al Tg1, dove sono stato 40 anni, ho incontrato un grande giornalista, Lello Bersani che mi ha detto: ‘Ho visto la tua passione per il cinema, non posso fare niente per te ma mi piacerebbe che tu prendessi il mio posto quando andrò in pensione’. Così è stato. Poi mi ha dato la sua agendina e mi ha detto: ‘Copiati tutti i numeri che ti servono’. C’erano i numeri di Rossellini, Visconti, Celentano, Sophia Loren, Marcello Mastroianni. Mi disse: ‘Prenditi i numeri dei vivi e dei morti, perché non si sa mai’. Un grande giornalista e un grande signore”.
Infine, ha ringraziato il capo dello Stato: “Sono un fan del presidente Mattarella, le sue parole sono sempre un invito alla democrazia, alla solidarietà e alla speranza”, ha detto Mollica. Mattarella dal canto suo ha elogiato il “suo garbo, la sua competenza, la sua voce rassicurante, la sua presenza familiare” che “hanno accompagnato generazioni di italiani alla scoperta di piccoli e grandi capolavori del cinema e della musica”.
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