Secondo l’Unep (Ue Environment programme), ogni cittadino italiano spreca l’equivalente di 67 chili di cibo ogni anno e, sulla base di questo dato, Too Good To Go ha calcolato che corrisponde a sprecare l’equivalente di 2,6 pasti ogni settimana. Questo spreco ha un impatto diretto sul potere d’acquisto degli italiani: all’anno si tratta di quasi 360 euro a persona, circa il 13% del budget alimentare medio. Il che significa che un cittadino italiano fa sostanzialmente la spesa invano per 47 giorni all’anno. Un’altra conseguenza, meno nota ma direttamente collegata allo spreco, è l’impatto ambientale generato. Sprecando l’equivalente di 2,6 pasti a settimana, una persona in Italia spreca anche 180 chili di CO2e all’anno. Ma non solo: sprecare del cibo significa anche sprecare le risorse necessarie per la sua produzione, il che equivale all’utilizzo vano di 187m² di suolo e 54.270 litri di acqua per anno. In un contesto in cui l’attenzione alle questioni ambientali e al potere d’acquisto è sempre più forte, ridurre questi sprechi è più che mai necessario. Mirco Cerisola, country director Italia di Too Good To Go, commenta: “Il 29 settembre è un’occasione annuale per richiamare l’attenzione sull’entità dello spreco alimentare e sul lavoro ancora da fare per sradicarlo. I dati pubblicati oggi da Too Good To Go ne evidenziano ancora una volta la portata e le conseguenze. Ma soprattutto ci invitano ad abbracciare le soluzioni che già esistono, insieme. Perché è grazie questo sforzo collettivo che si può arginare il fenomeno. Con questa convinzione, siamo lieti di lanciare la ‘Una Settimana Zero Sprechi’: una settimana di mobilitazione senza precedenti che mette al centro la collettività. Ci auguriamo che, riconoscendo che è in atto un profondo cambiamento collettivo, le persone siano ancora più desiderose di partecipare”.
“Una Settimana Zero Sprechi”, al via da ieri, è la campagna di sensibilizzazione in vista della Giornata internazionale della consapevolezza sugli sprechi e le perdite alimentari. Partecipando alla campagna, le persone potranno vedere quanti altri si stanno unendo e sentirsi parte di un movimento più ampio. Per tutta la settimana, i partecipanti avranno accesso a un suggerimento quotidiano da adottare a casa, fornendo loro gli strumenti per agire sulla propria scala e promuovendo al contempo un senso di spinta collettiva, sapendo che anche gli altri sono impegnati. Per rafforzare questo sforzo collettivo, la campagna verrà lanciata in nove Paesi in cui Too Good To Go opera. I partner già impegnati nella riduzione degli sprechi alimentari possono ampliare i loro sforzi partecipando alla “Sfida antispreco”. L’obiettivo è unire questa rete di professionisti per una settimana di attività di sensibilizzazione, condividendo contenuti sui social media, materiali per le newsletter e molto altro. Il terzo pilastro di questo sforzo collettivo si concentra sull’agenda pubblica.
Too Good To Go, convinta che le aziende possano essere potenti agenti d’impatto e che la regolamentazione possa accelerare l’adozione di soluzioni efficaci, chiede attraverso un Manifesto che lo spreco alimentare sia messo in cima all’agenda politica. Il Manifesto, consultabile sulla pagina della campagna, comprende: 1) Fissare obiettivi ambiziosi di riduzione dello spreco alimentare, per guidare e misurare la quantità di spreco alimentare che deve essere ridotta, dal campo alla tavola 2) Basarsi su dati significativi, per capire dove, perché e quale cibo viene sprecato e sviluppare misure efficaci nella riduzione dello spreco alimentare 3) Applicare efficacemente la gerarchia del recupero alimentare, dando priorità alla prevenzione, per stabilire un ordine di preferenza per il modo in cui le aziende devono gestire i surplus alimentari.
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