Presentato decimo rapporto sull’attività dei Csv, in Italia 78 i Csv, 414 sportelli sul territorio

Settantotto Centri di Servizio per il volontariato articolati in 414 sportelli distribuiti sul territorio nazionale, a esclusione di Bolzano. Tra questi, nel 2009, 66 hanno come territorio di competenza quello provinciale, 8 quello regionale, mentre 4 sono interprovinciali o sub provinciali. Sono alcuni numeri della situazione fotografata nel decimo rapporto sull’attività dei Centri di servizio per il volontariato (Csv) per il biennio 2008 – 2009.
Secondo il rapporto, nel 2009, il 94,7% dei Csv è costituito giuridicamente da un’associazione di associazioni e solo 4 sono gestiti da un’unica associazione. Nel 53,9% dei casi, i Csv sono costituiti da un’associazione di associazioni con una prevalenza delle organizzazioni di volontariato, mentre queste diventano prevalenti nel 39,5% dei Csv. Il volontariato diventa, quindi, la presenza più consistente (91,1%), ma c’è anche una minoranza (5,2%) di associazioni di promozione sociale, mentre le cooperative sociali si attestano allo 0,5%.
Le organizzazioni di volontariato si distinguono in quelle di base, o di primo livello, e quelle di secondo livello, ovvero le aggregazioni di associazioni. Nel 2009, ai Csv hanno aderito 896 reti, composte da 10.744 soci di primo livello, e la partecipazione delle organizzazioni di volontariato è cresciuta dal 38,6% al 51,4%. E dal mondo del volontariato arrivano le circa 800 persone che in Italia, gratuitamente, non solo svolgono il ruolo di volontari, ma dedicano anche dalle 3 alle 5 ore medie mensili in assemblee, consigli, giunte e impegni a favore di una buona organizzazione del volontariato.