Nasce dal Reparto di Nefrologia dell’Ospedale “SS. TRINITA’ ” di Popoli il progetto di formazione aziendale con il “Primo corso itinerante per medici, infermieri e gruppi di assistenza solidale”. Il corso che si svolgerà in 10 incontri in varie sedi istituzionali dell’Area Maiella-Morrone ha preso inizio il 26 giugno scorso e durerà sino al prossimo 4 dicembre coinvolgendo tutte le strutture delle Asl. “L’intento, spiega la Presidente del corso, la Dottoressa Silvana Acitelli, Primario di Nefrologia e Dialisi a Popoli, è quello di mettere in essere un’integrazione ospedale-territorio al fine di promuovere una assistenza solidale e sostenibile del paziente nefropatico. Questo corso deve portarci alla consapevolezza, precisa la presidente, che noi siamo capaci di realizzare modelli organizzativi volti all’ascolto dei bisogni espressi dal paziente nei diversi stadi della sua malattia, in un iter di assunzione e dismissione armonica e condivisa di funzioni e compiti che tutelano sempre e con ogni mezzo la continuità delle cure e l’utilizzo intelligente delle risorse.
Il medico precisa anche che: “La dialisi peritoneale, a differenza della dialisi extracoprorea o emodialisi, frequentemente si svolge a casa dei pazienti affetti da insufficienza renale cronica e provoca forti disagi nella qualità della vita degli stessi e dei familiari che li assistono”. E così nel Convegno odierno presso la Sala Conferenze dell’Hotel Side (Popoli) ha deciso di far intervenire al dibattito pazienti e familiari affinché si rendessero conto di quanto sia importante istituire un rapporto di condivisione fra Reparto di Nefrologia – Medico Curante- Istituzioni- Territorio- Persone affette dalla stessa patologia. L’intero staff del reparto di nefrologia di Popoli, con la Acitelli l’infermiera professionale Capo sala Rossella Pelaccia e l’infermiera professionale che si occupa della Sala Peritoneale Maria Panico, sono da mesi al lavoro per la buona riuscita di questo corso che ha riscosso notevole successo fra sanitari, volontari e pazienti.
“ Quotidianamente, precisa la Dottoressa Acitelli, gli italiani sono bombardati da notizie riguardanti la salute, quindi il cittadino essendo in contatto con informazioni di tutti i tipi mette in difficoltà il medico. In quest’ottica lui stesso si deve porre in una situazione di condivisione con il paziente”.
E riguardo ai fondi stanziati dalla Regione per l’Assistenza Domiciliare Integrata che talvolta si ravvisa lacunosa o assente, il Presidente del corso sottolinea che: “ Dinanzi al problema sulla gestione dei fondi per chi fa un mestiere del genere, che in realtà è una missione, non si può risparmiare sull’amore da offrire ai pazienti”.
Attraverso gli occhi di chi è riuscito a sottoporsi al trapianto si legge la testimonianza del miracolo della vita che si rinnova, perché non importa soltanto guarire ma essere messaggio per gli altri della vera fede.
Francesca Ranieri
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