L’Aquila manifesta per il diritto allo studio

Un migliaio tra studenti delle scuole superiori, universitari e precari ed addetti alle mense sta protestando contro la riforma del ministro Gelmini e contro le politiche della Regione Abruzzo sul diritto allo studio di fronte a palazzo Silone, sede della Giunta regionale; una delegazione ha chiesto di incontrare il presidente della Regione. I manifestanti, secondo […]

Un migliaio tra studenti delle scuole superiori, universitari e precari ed addetti alle mense sta protestando contro la riforma del ministro Gelmini e contro le politiche della Regione Abruzzo sul diritto allo studio di fronte a palazzo Silone, sede della Giunta regionale; una delegazione ha chiesto di incontrare il presidente della Regione. I manifestanti, secondo le stime delle forze dell’ordine circa 600, sono arrivati a palazzo Silone dopo un corteo per le vie limitrofe alla sede regionale. Tra gli studenti anche universitari provenienti da Teramo giunti in pullman. La protesta era stata annunciata dall’Unione degli universitari e dell’Unione degli studenti: cortei e iniziative di protesta sono previste anche a Pescara, dove si concentreranno anche i partecipanti di Chieti e Lanciano.

Un folto gruppo di manifestanti tra cui studenti ed universitari ed anche molti docenti sta rumorosamente chiedendo davanti a palazzo Silone, sede della giunta regionale un incontro con il presidente della Giunta, Gianni Chiodi. Il clima è teso, i cancelli della Regione sono chiusi, mentre la strada è stata chiusa al traffico con i vigili urbani che impediscono il passaggio. Tra i manifestanti anche la preside della Facoltà di Medicina dell’Università dell’Aquila, Maria Grazia Cifone, la quale sottolinea l’importanza dell’incontro con il governatore: “Chiodi deve parlare con noi e prendere impegni precisi – ha spiegato – non abbiamo mense, non ci sono case per gli studenti, il sistema dei trasporti è a dir poco precario, insomma non ci sono le misure idonee a difendere e a far rimanere gli studenti che sono una parte importante della socialità e dell’economia di una città che deve rinascere. Noi agli studenti non stiamo dando niente” – ha concluso amaramente la Cifone -. Il presidente Chiodi attraverso suoi collaboratori ha proposto un incontro lunedì con lo scioglimento della manifestazione, ma la proposta è stata rinviata al mittente.

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