Pur duramente colpiti da crisi e tagli alla cultura, i teatri italiani sono pronti a inaugurare la seconda metà di stagione tra grandi star internazionali, un insolito scambio di testi e artisti con il cinema e soprattutto grandi prove di regia. A partire da Luca Ronconi, che firma ben due nuove produzioni. La prima, in scena già l’11 gennaio per il ‘suo’ Piccolo di Milano, è ‘La compagnia degli uomini’ del drammaturgo inglese Edward Bond, un gioco al massacro tra padre e figlio che è anche una lotta senza quartiere tra uomini d’affari, interpretato dall’ultranovantenne Gianrico Tedeschi in una corona di ottimi attori più giovani (Bini, Crippa, Foschi, Pierobon, Valli). Il 29 marzo debutta invece alla Corte di Genova ‘Nora alla prova’ spettacolo tratto da ‘Casa di bambola’ di Ibsen che Ronconi ha costruito tutto intorno Mariangela Melato. Ancora al Piccolo, grande attesa per le due star della regia internazionale Peter Brook, con un inedito ‘Flauto magico’ di grande suggestione (22 febbraio), e Patrice Chéreau con il ‘Reve d’automne (Sogno d’autunno)’, una delle opere più ipnotiche del contemporaneo Jon Fosse, in scena dal 1 aprile decurtato di alcune repliche a causa dei tagli al Fus. Per il teatro dei grandi attori, Giorgio Albertazzi torna al Quirino di Roma con uno spettacolo dedicato al genio di ‘Picasso’ diretto da Antonio Calenda (15 marzo), che allo Stabile di Catania firma anche la regia del ‘Mercadet (L’affarista)’ di Balzac con Geppy Gleijeses (22 febbraio). Ancora a Roma, ma all’Argentina, Claudio Longhi dirige invece Umberto Orsini ne ‘La resistibile ascesa di Arturo Ui’ di Brecht (29 marzo). Tra le prove registiche più interessanti, quella di Mario Martone che riprende il filo del suo spettacolo del 2004, l”Opera segretà, portando le ‘Operette Morali’ di Leopardi al Godetti di Torino (18 marzo); Marco Sciaccaluga con ‘Il ritorno a casa’ di Pinter e Andrea Liberovici con la sua ‘Operetta in nero’, entrambi per lo Stabile di Genova (8 febbraio e 15 marzo); la sperimentazione linguistico-scenica di Emma Dante ne ‘La trilogia degli occhiali’ e il ‘Don Giovani, a cenar teco’ di Antonio Latella a Napoli (25 febbraio e 1 marzo). Mentre il Litta di Milano punta tutto sulla drammaturgia contemporanea con ‘Il vespro della beata Vergine’, ultima tessera all’evangelica ‘Teatralogia delle cure’ di Antonio Tarantino (14 gennaio), e con il ‘Cruel + Tender-Tenero e crudele’ dell’inglese Martin Crimp diretto da Antonio Syxty. Se Giuseppe Battiston, dall’8 febbraio al Carignano di Torino diretto da Alfonso Santagata in ’18mila giorni’, è uno dei pochi interpreti che ha sempre infranto ogni barriera tra set e palcoscenico, mai come in questa stagione teatro e cinema sembrano fondersi, in uno scambio continuo di testi, interpreti e registi. La prima a debuttare è la regista Roberta Torre, per la prima volta a tu per tu con il palcoscenico, che dirige Donatella Finocchiaro ne ‘La ciociara’, testo tratto da Andrea Rucello su ciò che accadde ai protagonisti di De Sica dopo l’ultima straziante inquadratura del film (il 15 gennaio al Nuovo Verdi di Brindisi). Ma c’é anche Paolo Virzì, convinto da Silvio Orlando a scrivere e mettere in scena all’Eliseo di Roma ‘Se non ci sono altre domande’ (15 marzo). Sullo stesso palcoscenico, non a caso il giorno di San Valentino, arriverà Riccardo Scamarcio nel ruolo dell’innamorato per eccellenza con il ‘Romeo e Giulietta’ diretto da Valerio Binasco. Ancora una prima volta per Luca Argentero, che in coppia con la moglie Myriam Catania, parte dalla piccola Anagni, nel frusinate, per una tournée tra Sicilia, Toscana e Puglia di ‘Shakespeare in love’. Prima prova con un testo di prosa ‘serio’ invece per Ambra Angiolini, ormai acclamata interprete cinematografica, dal 1 febbraio al Quirino con ‘I pugni in tasca’ che Stefania De Santis dirige dal film di Marco Bellocchio. Un ritorno, invece, per Valeria Solarino allo Stabile di Torino, dove esordì, dall’11 gennaio ne ‘La signorina Giulia’ di Strindberg diretta da Valter Malatosti. E c’é anche una serie tv, ‘Happy Days’, il nuovo musical della Compagnia della Rancia, dal 24 marzo al Teatro della Luna di Assago con la regia di Saverio Marconi.
Daniela Giammusso
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