Clamorosa svolta nelle indagini sulla morte di un uomo trovato carbonizzato nella marina di Casalabate (Lecce) di cui avevamo dato notizia il 9 gennaio. http://www.improntalaquila.org/2011/01/09/articolo14703/
Ad assassinare Antonio Ingrosso, 50enne artigiano di Torchiarolo (BR), sarebbe stata la moglie, Maria Grazia Greco, dopo una lite nata per futili motivi. Insieme alla donna è stato denunciato il padre di lei, Ruggero Greco ottandaduenne di Surbo (Le) a cui la figlia si era rivolta per essere aiutata ad occultare il cadavere e ad improvvisare un piano che potesse far pensare ad un rapimento ad opera della malavita locale.
Un omicidio maturato invece in ambito familiare, che presenta tante similitudini con il caso di Avetrana (gli inquirenti credono che la TV abbia giocato un macabro ruolo nella mente dell’assassina).
Il sindaco di Torchiarolo, Giovanni del Coco, ha avuto l’incombenza domenica scorsa di riconoscere il cadavere che non era carbonizzato ma presentava bruciature di 2° e 3° grado su tutto il corpo. Sconcerto ed incredulità per il Sindaco che aveva convocato per domani un Consiglio Comunale per affrontare il problema sulla sicurezza. Appresa la notizia, l’assise cittadina è stata annullata ed il Sindaco ha preferito ritirarsi per qualche giorno in solitudine.
Alla base dell’omicidio ci sarebbe una rapporto coniugale deterioratosi dopo la morte della madre di Maria Grazia che due anni fa morì in un incidente stradale mentre andava a trovare la figlia.
Il risarcimento recentemente liquidato e il possibile utilizzo della somma (circa 50mila euro) avrebbe reso ancora più teso il rapporto tra i coniugi.
S.Romano
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