Il titolo “Giusti fra le Nazioni” viene riconosciuto dopo attenta e lunga procedura dall’ Istituto Yad Vashem ai non ebrei che durante la Shoah salvarono uno o piu ebrei dalla deportazione, rischiando la propria vita senza avere nessun vantaggio personale. I loro nomi, 20.000 in totale dei quali 400 italiani, sono scolpiti nei muri che circondano, a Gerusalemme, il Giardino del Memoriale e nei cuori di tutti gli uomini liberi.
Lo scorso anno, in un articolo apparso su questo sito in occasione della Giornata della Memoria 2010, compilai un semplice elenco di uomini e donne, contadine e contadini italiani, appartenenti a questa schiera di oscuri e poco conosciuti eroi dell’età contemporanea. Mi sembrava doveroso che anche il mondo dell’agricoltura rendesse loro merito, facendoli riaffiorare dall’oblìo del silenzio.
Un attento lettore dell’articolo, Matteo Ansanelli, presidente dell’ associazione “Agricoltura è vita” della Cia, lo segnalava alle strutture periferiche della Toscana che contribuivano, con sincero entusiasmo, a raccogliere ulteriori informazioni sulla famiglia Bartalucci, utili per la pubblicazione di un bell’articolo sul quotidiano “La Nazione” del 27 gennaio 2010.
Forte di quell’inaspettata accoglienza , vorrei quest’anno provare a suscitare interesse e ricordo per la storia della famiglia Isotton, composta da Ferdinando, Domenica ed Elvira, che durante gli anni dell’ultimo conflitto mondiale viveva nel comune di Possagno, in provincia di Treviso, conducendo un‘ azienda agraria con stalla e vigneto.
Alla fine del 1942, la famiglia Garti – Raphaelo, Yohana, Israel, Isac e Moshe – unitamente ad altre di religione ebraica furono fermati dalle autorità italiane a Fiume (allora territorio italiano) e inviati in “libero internamento” a Possagno, dove conobbero la famiglia Isotton. Dopo l’8 settembre 1943, le campagne intorno a Possagno diventarono zona di continui rastrellamenti da parte delle truppe tedesche. La famiglia Garti visse quindi per più di un anno nascosta ed aiutata materialmente e spiritualmente dagli Isotton.
Giornata della memoria 2011, in ricordo della famiglia Isotton
Il titolo “Giusti fra le Nazioni” viene riconosciuto dopo attenta e lunga procedura dall’ Istituto Yad Vashem ai non ebrei che durante la Shoah salvarono uno o piu ebrei dalla deportazione, rischiando la propria vita senza avere nessun vantaggio personale. I loro nomi, 20.000 in totale dei quali 400 italiani, sono scolpiti nei muri che […]
Modesto Panaro
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