Tunisia: sciopero nella Capitale

Dopo i disordini dei giorni scorsi, sciopero oggi dei sindacati tunisini delle Ugtt contro il governo.  A Tunisi praticamente tutti i negozi sono chiusi con le serrande abbassate anche se c’é molta gente per le strade sia in macchina che a piedi. Si rincorrono le voci su scontri e morti nei quartieri periferici della città mentre sembra anche siano apparse […]

Dopo i disordini dei giorni scorsi, sciopero oggi dei sindacati tunisini delle Ugtt contro il governo.  A Tunisi praticamente tutti i negozi sono chiusi con le serrande abbassate anche se c’é molta gente per le strade sia in macchina che a piedi. Si rincorrono le voci su scontri e morti nei quartieri periferici della città mentre sembra anche siano apparse le immagini di alcune vittime su Facebook, tornato accessibile da ieri, dopo anni di censura. Intanto dopo il discorso di ieri con il quale il  presidente Ben Alì oltre ad aver ordinato la riduzione dei prezzi ha anche annunciato di non ricandidarsi nel 2014 ed ha promesso la fine della censura, il ministro degli Esteri tunisino Kamel Morjane ha affermato che nel paese un governo di unità nazionale è “del tutto fattibile” ed “anche normale”. Secondo il ministro degli Esteri, Franco Frattini, “esistono buone ragioni” per le proteste sia in Algeria che in Tunisia e la comunità internazionale “non ha reagito adeguatamente” agli “enormi aumenti di prezzo per cereali e riso”; questi paesi “devono essere maggiormente avvicinati all’Europa”.

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