Il 2011 è stato decretato dall’Onu come l’anno internazionale delle foreste e Federparchi ha già in cantiere una serie di iniziative per celebrare al meglio questo patrimonio nazionale che per il 28% risiede nei parchi e nelle aree protette italiane. I 2.876.451 ettari di bosco assorbono complessivamente oltre dieci milioni di tonnellate di Co2 all’anno fungendo da polmone verde d’Italia. Un patrimonio da tutelare e proteggere che nel 2011 avrà la grande opportunità di essere comunicato al mondo e ai non addetti ai lavori.
Le attività economiche legate alle foreste influiscono sulle condizioni di vita di 1 miliardo e 600 milioni di persone in tutto il mondo, ma ogni giorno, circa 350 km quadrati di foresta vengono distrutti in maggioranza a causa della conversione in terreni agricoli, di un taglio indiscriminato del legname, di una gestione errata della terra e della creazione di insediamenti umani. L’intento dell’anno internazionale per le foreste è quello di favorire la gestione, la conservazione e lo sviluppo sostenibile delle foreste di tutto il mondo. Un invito aperto a tutta la comunità internazionale a riunirsi e lavorare insieme ai governi, alle organizzazioni internazionali e alla società civile per fare in modo che le foreste siano gestite in modo sostenibile, per le generazioni attuali e future.
Per celebrare l’Anno internazionale delle foreste l’Onu stimola le attività che favoriscono lo scambio di conoscenze sulle possibili strategie per favorire una gestione sostenibile delle foreste. Sono tante le iniziativa che le nazioni di tutto il mondo stanno organizzando e la data d’inizio sarà il 24 gennaio con il Forum delle nazioni unite che si terrà a New York. Anche importanti associazioni internazionali con Iucn si stanno preparando per il 2011 annunciando che durante quest’anno l’Iucn evidenzierà i nuovi risultati della ricerca, promuoverà il lavoro di ripristino forestale e si baserà sui recenti successi internazionali del 2010 (riduzione delle emissioni da deforestazione e degrado forestale) per migliorarli ulteriormente. Inoltre le foreste rappresentano il più grande deposito di carbonio al mondo, attualmente equivalente all’importo presente nell’atmosfera. Da questi dati risulta chiaro che salvare le foreste è il mezzo più rapido ed economico per ridurre le emissioni globali e l’effetto serra. Dimezzare le emissioni tra il 2010 e il 2020 farebbe risparmiare una cifra stimata in 3.700 miliardi di dollari e per questo, dopo l’Anno Internazionale della Biodiversità, le Nazioni Unite hanno deciso di continuare con queste politiche, proclamando l’intero periodo 2011-2020 “Decennio della biodiversità”.
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